Non riesco a dormire ed allora penso ... alla dinamica dell'incidente ed ai soliti discorsi riguardo l'andare in moto.
Qualcosa tipo il post che fece Sgabbiato o quello di RB74 ...
I rischi che si corrono andando in giro in moto non sono razionalmente giustificabili.
Si può andare cercando di essere accorti per prevedere le più comuni minaccie, ma non si può prevedere tutto.
Si può moderare la velocità per prendersi ulteriore margine, certo la situazione migliora drasticamente, ma credo che per molti di noi a quel punto perda gran parte del senso andare in moto.
Sentire i nostri sensi stimolati dalle sollecitazioni della moto, cercare di percepire i propri limiti e quelli della moto, sentire la resistenza che offre l'anteriore per dedurre quanto ancora te la senti di osare ... avere la mente libera, concentrata sulla strada e su quel che la circonda, all'erta come bestie in una giungla. Ma in questa giungla occupiamo un posto piuttosto basso della "catena alimentare" e non sempre si é abbastanza abili,furbi o previdenti da schivare tutti i pericoli.
Quanti di noi mettono la propria incolumità (ed altrui talvolta) avanti al piacere della guida?
Cerco in rete quale potrebbe essere la mia prossima compagna di uscite e adesso mi chiedo: cosa cerco dalla moto?
Forse la pista sarebbe l'unica opzione sensata, ma non credo di essere disposto ad investire tanto per quello che potrebbero essere 4 o 5 uscite al massimo, e non ho esperienze al riguardo.
Scusate la sbrodolata di parole, io vado avanti a pensare.
Buon risveglio a tutti!
