Sto meditando.....

[Ennio Stefano]

Luca ,prova a fare quello che sto facendo io ,ovvero andare da solo , lascia il gruppo . Riflettici bene ma purtroppo noi in strada si va troppo forte, bisogna andare piu' piano e i rischi diminuiscono drasticamente .Due domeniche fa ero a Franciacorta e ti assicuro che mi sono cagato addosso più di una volte e tra turni interrotti , olio in pista ed ambulanze che partivano ho avuto l'impressione che era un andarsele a cercare. Sto invecchiando sicuramente .

[ghess]

no non stai invecchiando ... sono gli altri che tardano a rendersi conto che ti puo andare bene un giorno due o tre o ti puo andare bene in pista al mare oppure al parco giochi sulle montagne russe...o in piscina ... o in strada ... bisogna accendere il cervello ....

[Tommy]

Io ti capisco molto bene.

E concordo con te, uscire in gruppo finisce quasi sempre con delle esagerazioni che si possono pagare care.

Io adoro gironzolare da solo, così come viaggiare in compagnia. Ma allo "sparo" preferisco la zingrata con il mio migliore amico. Amico con il quale ci si gode anche la trasferta a 90 km/h in statale. E quando arrivano le curve, il ritmo sale, ma sempre entro limiti "accettabili", qualora ci sia un metro che possa definire accettabile un limite.

Io sono passato alla MTS soprattutto per iniziare a guardare anche i panorami, oltre ai punti di corda. Beh, a volte non è così, anzi, è una moto che ti porta all'eccesso più di molte supersportive.

D'altra parte io senza due ruote non potrei stare (sempre che non prevalga una componente economica che dovesse imporre la vendita del mezzo).

E la è la mia miglior alleata per la sopravvivenza.


Se mai dovessi, un giorno, diventare padre, guarderò immediatamente verso Milwakee. Godendo più per il rumore, che per la guida. Ma evitando di perdere quella linfa vitale che solo un motore in mezzo a due ruote riescono a trasferirmi.

[allllo72]

Mi permetto di dire la mia, questa discussione è molto bella perché sincera e appassionata, da parte di tutti.

Io ho iniziato ad andare in moto perché alcuni miei amici mi hanno convinto, solo che loro erano già avanti, io invece avevo guidato al max il si di mia sorella... cmq , facciamoci sta moto, tanto sono single, non ho famiglia e mi piace guidare nel senso più autentico, sono uno di quelli che si diverte con il rasaerba!, (non sto scherzando)

poi prima caduta in strada x colpa di un auto.......la moto mi piace lo stesso, non mi sono fatto nulla, anzi cambio il Suzuki sv con un bel cbr e vado pure in pista un paio di volte, sempre con gli stessi amici di viaggio e pista...sempre più esperti di me....bel periodo, viaggi lunghi, qualche pistata e poi un high side in strada a 90 all' ora: distorsioni, abrasioni, moto semidistrutta...ma sono qui.....
poi piano piano ho perso di vista queste persone per vari motivi...intanto lavoro lontano da casa, nel 2007 mi sposo: casa+casini.... il cbr oramai lo uso per casa-lavoro ed è scomodo, prendo il cb: figata! continuerò da solo a fare i miei giretti-brevi-sui laghi, chissenefrega, tanto non vado più in pista....poi arriva la bimba, ma ho rischiato di perdere moglie e figlia x vari casini medici....piano piano sono affiorate una serie di priorità che hanno modificato il mio modo di vivere. Ora sono qui con la mia famiglia, sono relativamente felice ed uso la moto solo per andare al lavoro, solo quando la bimba fa il riposino la domenica prendo e vado a fare un giretto: che sfigato vero? Invece sto bene e rido sotto il casco: non ho bisogno del ginocchio a terra o del curvone a 240, semplicemente non ne sono capace, è un rischio inutile, oltre che da ritiro patente...mi piace il senso di libertà, accelerare giusto per uscire di curva ad elastico...
Il punto è che ognuno scopre delle priorità che prima non aveva, le esigenze cambiano, l' ipocrisia secondo me non è andare forte in strada, non rispettare il codice e poi dire che è pericoloso,o dire la pista è meglio. Penso che con il passare degli anni la vita conceda grandi regali ma anche grandi bastonate, ed io ne so qualcosa...l' importante è essere onesti con se stessi, io credo di esserlo ed è per questo che dieci anni fa preferivo la moto sportiva per andare forte e fare il pirla, mentre oggi preferisco un uscita di un oretta, ma poi voglio tornare a casa da moglie e figlia ed andare da qualche parte . Poi ognuno può rimanere della propria opinione o avere bisogno di un consiglio, resta il fatto che i bisogni cambiano proporzionalmente al passare degli anni e di conseguenza i punti di vista....da piccolo odiavo sentirmi dire" quando avrai la mia età capirai...." ora sono io che dico a mia figlia " sei troppo piccola per capire"...che ipocrita....

comunque Luca qualsiasi scelta tu farai, se fatta con convinzione non è mai un errore...

[cristian]

Forse Luca hai centrato un "problema" che è più sentito di quello che tu pensi, chissà quante paranoie ti sei fatto il giorno prima di fare un bel giro con quelli che tu chiami "la comitiva del sabato", da una parte ne eri attratto dall'altra un pò ti facevano , non stò cercando di intuire cosa pensavi e cosa pensi ma ti stò dicendo forse come la penso e cosa penso io. Non capisco perchè quando si viaggia con un gruppetto per strada si finisce sempre per correre correre e correre a volte forse troppo a volte arrivando a rischiare tanto troppo. Nessuno qui nega che quando siamo davanti ad una bella strada non ci viene voglia di tirare un pò, ho letto qui che arrivare ad un bel passo dopo aver fatto un bel pò di curve è un'emozione troppo forte, vero verissimo bisogna vedere come ci si arriva a quel passo.Io personalmente sarei più per una guida "sportiva" nei tratti più invitanti ma anche ad una guida più"tranquilla" dove sinceramente non c'è niente da correre, invece mi sendo conto che a parte in qualche centro cittadino o in presenza di code c'è chi invece è perennemente a gas a martello.
Forse dico forse vendere la moto con la quale vai "per strada" non risolverà la tua "ansia", forse dovresti trovare un amico o amici con i quali correre per strada secondo il tuo stile

[firemoon]

Chi non ci é passato? Chi non l'ha mai pensato?

Luca......solo tu sai qual'è la scelta giusta per te e per tuoi cari!!

Personalmente, quando arriverà il momento, preferisco sapere che una persona si é goduta la vita ed ha fatto nei limiti quello che più gli piaceva che aver fatto mille rinunce..... equivale a non aver vissuto!!
La vità é troppo breve per fare rinunce... e poi sono fatalista... Ok... non fai + quello che ti rende felice.... e poi? ...un giorno zaaaaac!
esci di casa e trovi un kobobo con l'ascia in mano, uno passa con il rosso mentre sei sulle strisce, scivoli su una macchia d'olio Castrol TTS, arriva un tromba d' aria, cade un aereo....
.....ci sono mille motivi per godersi la vita fin che c'è...ma..teniamo sempre con noi il ricordo di chi non c'è +

....Luca ...ricorda..... La vita non si misura da quanti respiri facciamo,ma dai momenti che ci tolgono il respiro....!!

[ghess]

[Sgabbiato]

Massimo... queste massime fanno sorridere.
La moto per me non è importante, ma importantissima!
Mi fa star bene, mi emoziona, mi fa battere il cuore, ma sempre meno di un respiro di mio figlio o del suo sorriso, del suo sguardo, insegnagli qualcosa, metterlo a letto, sapere che lui ha un riferimento, sono cose che non si possono spiegare.
Non c'è cosa più importante.
Qui si entra nella sfera dell'egoismo.
Mettere la moto davanti alla famiglia è egoismo, così come è egoismo se qualcuno ti ci fa rinunciare.
Qui si parla di riflessioni e certe riflessioni si fanno correttamente quando si hanno in mano tutte le condizioni per poterle "pesare".

Cristian probabilmente hai ragione.
In realtà non provo ansia il giorno prima, anzi non vedo l'ora.. provo un pelo di vergogna quando arrivo a casa e ci sono mia moglie e mio figlio che mi aspettano in cortile mentre lui gioca e lei fuma... per l'attesa..
Lo so è strano. Sono li che li guardo mentre entro in cortile con tutta la goduria e l'adrenalina che ancora mi scorre nelle vene per via delle pirlate fatte fino a poco prima e appena varco la soglia mi sento in colpa.
Mi sento in colpa perché non so resistere a certe situazioni e per ora non riesco a godermi il paesaggio.
Poi riassumo i rischi corsi e mi dico.. minchia!
Allo stesso momento vendere la moto e rimanere a piedi potrebbe farmi entrare in uno stato peggiore di quello attuale.
Quindi sto cercando di capire se posso ridurre i rischi attuali.
Poi è ovvio che come dice Massimo, se è destino è destino.. è anche vero che certe frasi lasciano il tempo che trovano..
Almeno dal mio punto di vista.
Poco più su ho già detto la mia al riguardo e dopo varie riflessioni ho dedotto che certe frasi sono un'autodifesa del motociclista, quello di dire che "tutto è pericoloso", anche attraversare la strada.. ma insomma io vorrei smetterla di prendermi in giro...

[cristian]

Si hai ragione molti chiamano in causa la fatalità e poi usano le strade come piste, ma in quel caso la fatalità è più probabile che ti venga a trovare. Io ne parlerei con mia moglie rinunciare a una passione come la moto può voler dire non sentirsi "VIVI" come prima , ridurre le " cazzata " fatte in giro potrebbe essere una soluzione ma se non ci riesci non ti restano tante soluzioni

[ghess]

in poche parole sgabbià fattela a piedi