
Il tre cilindri fronte marcia di 847 cc è – ovviamente – tutto nuovo e Yamaha l’ha sviluppato prima di tutto per avere una grande disponibilità di coppia lungo tutto l’arco di erogazione senza rinunciare alla potenza massima. Al di là del fatto che questo frazionamento si presta naturalmente a un tale obiettivo, se andiamo ad osservare le quote vitali, che del carattere di un motore non dicono tutto, ma tanto, troviamo una certa conferma di questa volontà. Il rapporto tra l’alesaggio (78 mm) e la corsa (59,1 mm) risulta 1,31 e si posiziona quasi esattamente a metà strada tra quello della Triumph Tiger 800 (74,0 x 61,9 – rapporto 1,19), molto ricca di spinta in basso ma non particolarmente incisiva agli alti, e quello della Brutale 800 (79 x 54,3 – rapporto 1,45), che rinuncia a un po’ di dolcezza ai bassi per un incredibile vigore agli alti. La potenza massima dichiarata è di 115 CV a 10.000 giri, con una coppia di 85 Nm a 8.500 giri. Se teniamo a esempio le due moto di prima, la Tiger 800 raggiunge 95 CV a 9.300 giri e 79 Nm a 7.850 giri; la Brutale, 125 CV a 11.600 giri e 81 Nm a 8.600 giri.

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