Nel mentre, e "già che ero là", approfittando di un appuntamento di lavoro in Honda Italia ho chiesto di poter provare il Crosstourer (che era tra le candidate del mio cambio moto)
Il test si è svolto tra le strade intorno alla Fiera di Roma (verso Fiumicino), terreno che comunque non permette una valutazione completa nè pone a contatto con situazioni di una certa varietà dal punto di vista stradale. Sufficienti comunque a far percepire il prodotto. Qui sotto una foto fatta all'area demo ride Honda.

La vista
Nonostante le dimensioni importanti e la lunghezza del mezzo (il V4 non è un motore "corto"), il Crosstourer non è "brutto come il GS". Non ha certo una linea che fa gridare al miracolo, ma il suo ruolo non è quello di appagare l'occhio ma quello di gratificare chi macina tanti chilometri.
Promossa, specialmente nelle colorazioni Bianca e Argento. Meno di impatto la bordeaux.
Belli i cerchi a raggi tangenziali in grado di ospitare pneumatici tubless.
Il tatto
In sella si percepisce la mastodonticità del mezzo. Il cruscotto digitale è all'apparenza "fin troppo piccolo" rispetto alla scrivania che sovrasta il manubrio.
Le finiture non sono all'altezza della categoria del mezzo, le plastiche hanno un'aspetto "cheap" e anche gli accoppiamenti sono perfettibili (la moto è costruita in Giappone, non ad Atessa).
Anche i cavi a vista sono "fascettati" in modo grossolano, questa moto meritava un trattamento migliore e delle plastiche più pregiate.
Il manubrio è largo ma non eccesivamente, la seduta è comoda, l'altezza della sella non è eccessiva.
Le pedane sono posizionate perfettamente ma purtroppo a destra si entra in contatto subito col carter ed in modo decisamente fastidioso.
Anche il posizionamento del tasto delle frecce è poco naturale, posizionato sotto quello del clacson che risulta sovradimensionato rispetto alla media e che occupa la parte di mano solitamente utilizzata per le frecce (ad ogni svolta ho suonato il clascon invece di mettere le frecce......).
Il gusto
Il gorgoglio del V4 è sempre piacevole, e accesa la moto il ritorno sonoro è immediatamente appagante.
La moto ha di serie sia il TCS che l'ABS, ed il check del cruscotto tiene accesi i due indicatori fino alla partenza del mezzo per avvertire della loro efficenza.
Da ferma la moto ha un peso importante, ma ben gestibile grazie ad un baricentro basso.
La posizione di guida fa sentire di essere "sopra la moto" e non "dentro" (come accade su Multistrada e GS, grazie alle selle incavate), il cambio è rumoroso mentre il cardano non lo è eccessivamente (fischio tipico degli ingranaggi a parte).
A livello dinanico è una Honda, sembra di averla sempre avuta dopo pochi metri. Anche se le dimensioni importanti consigliano un certo metro e attenzione.
Il motore è pastoso e porta via bene fin dai primi giri motore, ha una curva di coppia molto piatta ma inferiore alle concorrenti bicilindriche (com'è naturale che sia).
Non è un motore cattiva, è un motore pieno, che cambia voce sopra i 6.000' e cambia anche carattere, senza però spaventare.
Il V4 è stato addomesticato il giusto, ma resta sempre un V4.
Il sound allo scarico è appagante, ed i giri utili sono praticamente tutti......
Curve lente e rotonde introducono alla prima caratteristica alla quale ci si deve abituare, la moto tende a "cascare dentro" le curve, è una sensazione di guida più che un fatto reale, ma la massa si fa sentire. E' come se ci fosse una deriva alla discesa in piega, la moto frena la sua discesa qualche attimo dopo che l'hai fermata tu. Ci si abitua in fretta, ma le prime volte la sensazione è strana.
In appoggio è solida, tiene bene la traiettoria ma fa capire subito di essere una Maxi Tourer e non una stradale.
Il 19'' anteriore regala agilità e reattività, il 17'' posteriore garantisce presa a terra ottima.
Le sospenzioni a sensazione sono a "molla dura" con idraulica soft, il confort è sempre garantito, ma l'assetto è "fintamente" rigido. All prima frenata decisa si deve gestire l'affondamento delle forcelle che sembra allunghino gli spazi di frenata (in realtà anche in questo caso è solo una caratteristica da tenere in conto, la frenata è ottima e molto modulabile).
Il motore è una goduria, non fa percepire i 130cv ma guardando i km/h indicati ci si rende conto che viaggia forte.
Sullo stretto non soffre ma richiede un impegno maggiore di una moto "normale", è solida anche in appoggio e le coperture semitassellate di serie non trasmettono alcuna incertezza anche nelle pieghe più angolate.
Il cardano si dimentica di averlo, la risposta è morbida e mai ruvida.
Il cambio ha degli innesti più duri nella media Honda, ma è preciso come sempre nella tradizione dell'Ala.
La frizione è di burro.
Lo strumento ideale per viaggiare insomma, senza dubbio.
Conclusione
Gran moto, una tourer a tutti gli effetti con richiami allo spirito racing di Honda (motore su tutti).
Peccato quei piccoli vizi di materiali plastici, meritava dettagli maggiormente curati (d'altra parte costa meno della concorrenza e tecnologicamente ha tutto di serie).
Il comparto sospensioni è in linea con l'utilizzo della moto, il feeling è immediato; fa venir voglia di viaggiare. Honda ha colpito nel segno.
Temo consumi sopra la media, il V4 non è mai stato parco.
Consiglio di provarla
Un personale 8/10 a questa moto.


PS: meno male che ho optato per il MS 1200, il Crosstourer è "troppo" turistica per il mio modo di guidare. Sapere che è possibile percorrere tratti in modo sportivo assecondati da una moto che ha anche doti dinamiche da naked anabolizzata come la MS è quello di cui ho bisogno. Il target Crosstourer è il "Giessista".
