di thaco il giovedì 19 luglio 2012, 7:12
Mi sono documentato meglio e ho scoperto che questa raccolta firme ha più
controindicazioni di quanti benefici potrebbe apportare:
1) il referendum prevede in realtà la sola abolizione della diaria ai
parlamentari, che è di circa 3500 euro al mese (moltissimo per noi ma poco per
loro, rispetto al totale).
2) il risparmio ottenuto sarebbe di circa 39 milioni di euro l’anno, a fronte di
un costo di 300-400 milioni per svolgere il referendum.
3) non è possibile svolgere un referendum in contemporanea con le elezioni
politiche, e se vengono convocate le elezioni politiche le procedure
referendarie vengono sospese e rinviate di un anno (art. 34); quindi il
referendum se tutto va bene si terrebbe nel 2014
4) è vietato depositare le firme di un referendum nell’anno (solare) precedente
a quello delle elezioni politiche (art. 31) che si terranno nel 2013;
5) le firme devono essere depositate entro tre mesi dall’inizio della raccolta
(maggio 2012) e quindi potendole depositare non prima del 1 gennaio 2013 per la
considerazione precedente sarebbero nulle
6) la proposta del referendum viene dall' *Unione Popolare* persone con un lungo
curriculum di attivismo nei partiti, i promotori vengono addiritura dall’*UDC*
<http://www.unionepopolare.eu/component/content/article/38-curricula-cv/93-maria-di-prato.html>,
e quindi, non essendo degli ingenui o degli sprovveduti che non conoscono le
regole, credo sia più legittimo pensare male.
7) anche per i referendum sono previsti i rimborsi elettorali (ex legge sul
finanziamento pubblico dei partiti abrogata in passato con referendum e
riproposta dai partiti con nuovo nome e nuove modalità "rimborso elettorale"
appunto), e che in caso di successo il comitato referendario incasserebbe
milioni di euro
8) peggio, a puro titolo ipotetico, non ci vorrebbe molto a ricopiare dati e
firme tra due fogli o a stampare un nuovo testo sul retro bianco di un foglio
pieno di firme e utilizzarlo, ad esempio, per presentare nuove liste di
candidati asserviti al potere (l'episodio delle firme false della lista "Per la
Lombardia" di Formigoni in occasione delle elezioni regionali lombarde del 2010
è esemplare).