Brutta? Si, e tanto.
Serviva? Si. Oggi il settore "custom" soffre meno degli altri ed il mercato USA è un bacino in grado di poter assorbire tutta la prima produzione.
Quindi brava Guzzi!
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Si vede il motore, con alimentazione ad iniezione con corpo farfallato monocorpo, le teste con due fori sospetti che potrebbero far presagire l’uso della doppia accensione, le cover estetiche delle teste, con feritoie di raffreddamento. E poi ancora la trasmissione finale ad albero cardanico “semplice”, senza CaRC; la solida ciclistica con sospensioni tradizionali (doppio ammortizzatore e niente steli rovesciati per la forcella) e il gommone posteriore di dimensione importante. Il modello che si vede in foto è biposto, ma ricordiamo che arriverà anche la monoposto e che tra gli equipaggiamenti finora mostrati ufficialmente sembravano compresi dei tecnicissimi ammortizzatori ad aria............
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.................Lo stile è quello classico del genere custom, rivisto qua e là con dettagli ricercati, come i bei cerchi in lega o la rivisitazione estetica del cardano. Ma è soprattutto la parte anteriore a segnare un balzo in avanti sul fronte dell’attualità. La strumentazione vanta un ampio display digitale centrale, dove compaiono molte informazioni. Tra le più interessanti mostrate dalla foto, quella scritta “turismo”, che potrebbe far pensare a più di una mappa motore. Guardando ai freni anteriori, si nota poi la ruota fonica dell’ABS, che potrebbe anche essere usata per un eventuale controllo di trazione. Anche la forma del faro, con le luci diurne laterali a led, è un classico attualizzato, mentre dal posto guida si nota un manubrio tradizionalmente a corna di bue.
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