Sabato pomeriggio ho provato la "piccola" Streetfighter, gialla, nuova di zecca.

Il percorso è stato un misto stretto-medio veloce sopra Como, tra strade cittadine, statali, rotonde, strade di montagna e in mezzo ai boschi. Insomma ho cercato di fare un giro che comprendesse tutte quelle situazioni per le quali questa moto dovrebbe essere stata ideata.
La vista
L'effetto statico della moto è davvero di effetto. La colorazione gialla a mio parere è la migliore, non fosse altro che identifica immediatamente la moto come la SF848 avendo la SF1098 un colore rosso ed essendo nella sua versione dark troppo "anonima" per risaltare come merita.
Il giallo in Ducati oggi ce l'ha solo la SF848.
E da vedere è un piacere. Linee armoniche e non troppo spigolose, dettagli curati, codino spettacolare e sguardo da "stronzetta". Ispirata ovviamente alla sorella ma per nulla senza identità.
Il tatto
Salendo sulla SF848 mi ritrovo di fatto sulla mia 848 con un manubrio largo ed un cruscotto piccolissimo.
La sensazione è esattamente la stessa, busto proiettato in avanti, polsi caricati, testa "sulla ruota davanti", e un cruscotto che richiede l'abbassamento dello sguardo per essere letto.
Diciamo che fa capire subito che non è una sorella minore, ma che ha un suo perchè.
E fa anche capire subito che si è in sella ad una moto nata dalle piste, e non dalle strade.
Stretta come un 250, corta meno di un 600, dal baricentro ben bilanciato, non troppo alto ma nemmeno basso.
La sella è dura. E il posto passeggero "messo li tanto per essere messo li".
In due è invivibile.
Una naked per single.
Il gusto
L'accensione apre le danze. Il motore ci mette nemmeno meno di un minuto a sbloccare la temperatura da "low" a 40°, e si parte con calma. Ho tenuto il DTC settato da concessionario, un prudenziale livello 5 di 8.
Nel traffico pesa soprattutto il carico tutto sulla ruota davanti. Dopo pochi semafori già i polsi sono indolenziti. La frizione è morbida e lo sforzo sulla leva davvero ridotto (ancora meglio dell'848), la moto è agile, tende a scaldare nel traffico (come tutte le Ducati, sono nate per andare non per stare in coda....), è agile, stretta, gli specchietti e il manubrio sono di poco impaccio anche nei passaggi stretti.
Finito il traffico prendo una statale a 2 corsie, ampia. Qui il discorso cambia.
Il motore anche sotto i 3.500' è lineare (molto più di quello dell'848), sale quasi senza incertezze ed ha già una bella schiena. Ovviamente il bello inizia dopo, a 5.000' comincia a cambiare il sound (esaltante anche con i terminali di serie), a 8.000' ringhia e spara via fino a oltre 10.500' senza fatica. Poi inizia l'albero di Natale sul cruscotto che invita a cambiare marcia (non si fa in tempo nelle marce più basse ad essere avertiti che si è già al limitatore....).
Unica pecca che date le dimensioni del cruscotto le informazioni sono difficilmente leggibili durante la guida (flash rosso a parte).
I freni sono efficaci e modulabili, la posizione caricata in avanti permette una direzionalità chirurgica, in rilascio gli scarichi rilasciano degli scoppietti eccezionali, pur di sentirli scalavo di proposito in prossimità delle rotonde. Che goduria vedere la gente girarsi seguendo il sound......non tutte le moto possono permetterselo.....
I curvoni veloci si divorano senza problemi, mi dirigo quindi verso una zona di strade di montagna. Curve più strette. asfalto non perfetto. Il TCS sembra un accessorio "inutile", la trazione viene messa in crisi solo facendo i cagnacci e aprendo il gas di prosposito in modo animalesco. L'intervento è deciso ma non invasivo, io sono poco abituato al TCS ma riesce a distogliere poco dalla guida.
L'agilità della moto è in linea con l'848, ovviamente è migliore, ma non è paragonabile a quello di altre naked "più semplici" e morbide. La direzionalità è granitica, il mantenimento delle tratiettorie rigorosa, ma la flessibilità non è assimilabile a quella di altre moto.
Divertente, un razzo da curva a curva, con gustose impennate anche troppo brusche in prima marcia (che comunque si deve utilizzare nei tornanti), stabile in frenata, ma per nulla comoda. Lo sforzo fisico è ovviamente inferiore a quello che richiede l'848, ma il confort è scarso.
Si sente molto l'anteriore, ma al prezzo di avambracci stanchi dopo 10km di curve.
Le vibrazioni ci sono, ma sono accettabili. Non sono per nulla poche, si fanno sentire, ma è anche il bello di questa moto. Viaggiando a gas costante (superstrada) si sentono di più, ma non è il suo regno l'autostrada. Si sa.
In due
Impossibile. Elena dopo 4km era già stufa di stare appollaiata su un pezzo di similpelle che chiamano sellino. Scomoda, caricata in avanti e col serbatoio troppo lontano per appoggirarci le mani. Il tutto condito da pedane rialzate. E' da single.
Conclusione
Bella, potente abbastanza da giocarsela con naked "più grandi", dal setup anche di serie già bello sostenuto, dalle sospensioni che lavorano ottimamente e che sentono le regolazioni (il setup fatto dal concessionario non è quello standard, è un pelo più rigido), pronta per andare al lago così come in pista. Una bella moto.
Meno estrema del 1098. Ma abbastanza per poter essere la peggior nemica di SS, SBK e maxinaked.
Su strada ha tutto quel che serve, in pista credo anche - sentendo il setup su strada. Un bel prodotto.
Costa tanto, ma in sella si percepisce la qualità costruttiva. Da provare.
Un personale 8,5/10 a questa moto.





