Premetto di non esser d'accordo sul fatto di delocalizzare all'estero , specie quando l'azienda crea utile , ma posso comprendere che per un imprenditore sia logico e normale per una serie di convenienze , e non solo economiche , farlo !
Se per uno stipendio di 1500 euro ne vanno calcolati ed aggiunti quasi altrettanti per contributi , contabilità , anticipi e registrazioni ( ricordiamoci che lo stato chiede di fare l'esattore al posto suo ) , se la corrente , i trasporti , la burocrazia e tutti quei costi occulti ( e non cito la pressione fiscale eccessiva , le tasse però vanno pagate ) e meno evidenti di una gestione aziendale rendono sempre meno competitivo il nostro paese rispetto ad altri ( e non cito la tutela lavorativa e formativa , di protezione e salubrità in ambito produttivo , questa è civiltà e valore aggiunto al prodotto ) chiediamoci :
perchè Atessa ( e le varie Atessa ) se ne vanno ? Cosa può fare ( e non ha fatto ) il nostro paese a livello di supporto legislativo , logistico e fiscale ecc.. ( a parità di uno stipendio dignitoso ) per farle restare ?
Se in passato Atessa ( e le varie Atessa ) sono state delle realtà create nel nostro paese per una serie di motivi , qualitativi , creativi ecc...cosa c'è oggi che non funziona più nell'attrarre capitali stranieri ( e locali ) di investimento nel nostro paese ?
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Forse c'è qualcosa di più , oltre al semplice calcolo di voler assolutamente far profitto a tutti i costi , che rende asfittico , poco conveniente e remunerativo ( a tutti il livelli ) il nostro tessuto produttivo .
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