di Alex28 il sabato 5 novembre 2011, 16:52
VALENCIA – Dodicesima pole stagionale per Casey Stoner, che rifila 1”014 a Dani Pedrosa e 1”196 a un ritrovato Ben Spies. In seconda fila due Ducati: Randy De Puniet è quarto, Valentino Rossi quinto. Male Andrea Dovizioso, solo ottavo.
STONER IMBATTIBILE
Dopo una mattinata con il sole, le qualifiche si sono svolte sotto un cielo minaccioso, con qualche goccia di pioggia che, di tanto in tanto, è caduta sui cupolini, senza però bagnare mai l’asfalto. Si è quindi girato con le gomme slick, con le quali Stoner ha ribadito la sua forza, impressionando, come al solito, per controllo e determinazione. Il distacco rifilato a Pedrosa e agli altri è perfino imbarazzante e con la dodicesima pole Casey eguaglia un primato del connazionale Mick Doohan. La prestazione di Stoner è ancora più rilevante se si pensa che, storicamente, quella di Valencia è una delle piste dove Pedrosa va più forte: rifilare un secondo allo spagnolo è davvero qualcosa di speciale. Da parte sua Dani ha ottenuto comunque una prima fila fondamentale, specie considerando l’ottavo posto di Dovizioso: i due sono separati in classifica generale da solo quattro punti (a favore dell’italiano) e Pedrosa ha quindi la possibilità di annullare lo svantaggio.
Per quanto riguarda Andrea, non è riuscito a trovare velocità per tutto il turno e nel giro conclusivo è anche caduto, rotolando più volte nella sabbia: decisamente una giornata negativa.
VALENCIA – Fatica a nascondere la tensione: non è il solito Jorge Lorenzo. “E’ il momento più difficile della mia carriera – ammette -, sia per la tragedia di Marco Simoncelli sia per le mie condizioni fisiche”.
E’ giù di morale il pilota spagnolo, alle prese con un recupero più difficile del previsto, soprattutto dal punto di vista psicologico: poche volte si era visto Lorenzo così abbattuto.
“Dopo la caduta – ripercorre quanto successo nel warm up del GP d’Australia -, mi sono rialzato e pensavo di non essermi fatto particolarmente male: sentivo solo un po’ di dolore all’anulare della mano sinistra. Ma quando mi sono tolto il guanto, l’impatto visivo è stato davvero brutto (Lorenzo ha perso una parte della falange, nda) ed è stato difficile sopportare il dolore. In Australia ho commesso un errore grave: il campionato ormai era perso, però volevo dare fastidio a Casey a casa sua. Una ambizione che ho pagato a caro prezzo e non avrei dovuto provarci nel warm up”.
Poi, dopo l’operazione e un recupero tutt’altro che semplice, ecco la morte di Marco Simoncelli.
“Ero a casa, ma in tv ho vissuto il dramma come essere a Sepang. Come tutti ho capito che era successo qualcosa di gravissimo: anche se non sono credente, ho pregato. Quando succedono queste cose, pensi a tanti aspetti,anche a smettere di correre. Ma ho un contratto con la Yamaha da onorare e, soprattutto, questa è la mia passione: vorrei correre ancora per qualche anno”.
Solo per qualche anno, dice, non a lungo. Per quanto riguarda il futuro immediato, Lorenzo non ha ancora deciso se partecipare ai test della nuova 1000 in programma martedì e mercoledì.
“Riesco a guidare lo scooter, ma una 1000 GP è un’altra cosa. Il dolore diminuisce di giorno in giorno,ma ancora non sono a posto. Deciderò domenica sera cosa fare: è chiaro che saltare queste prove sarebbe un problema grande, ma la Yamaha ha altri piloti, come Spies, che è veloce ed esperto, o Andrea Dovizioso, che, a quanto si dice, ha ottime doti di collaudatore. In ogni caso, conto di tornare al 100% per i test in Malesia dell’anno prossimo e di essere competitivo come prima dell’incidente”.
Lo dice, ma senza troppa convinzione. Speriamo sia solo la difficoltà del momento.
BENE LA DUCATI
E’ stata invece una qualifica sicuramente positiva – o comunque nettamente migliore del solito – per la Ducati: Randy De Puniet è stato anche secondo e costantemente davanti, prima di essere superato nel finale, mentre Valentino Rossi ha ottenuto un incoraggiante sesto posto, anche se il distacco (1”617) è piuttosto pesante. Rispetto ad altre qualifiche, però, Valentino è riuscito a girare con maggiore costanza e per la gara potrebbe essere competitivo, anche per un risultato importante. Immediatamente alle sue spalle Nicky Hayden, di un decimo più lento del compagno di squadra, mentre Loris Capirossi, che corre l’ultimo GP della sua carriera con il 58 sulla carenatura, è 12esimo.
SUZUKI ANCHE NEL 2012
Alvaro Bautista ha portato la Suzuki al quinto posto, a 1”582 dalla pole. Una buona prestazione, che lo spagnolo potrà ripetere nella prossima stagione: anche se non è ancora stato comunicato ufficialmente, sembra certo che la Suzuki continuerà anche nel 2012, quando schiererà per cinque/sei gare anche John Hopkins. Una decisione importante che incide anche sul futuro del team Gresini e di quello di Lucio Cecchinello, che probabilmente tornerà a far correre sulla sua Honda De Puniet. Per quanto riguarda Fausto, è ancora presto per decidere, ma i nomi in ballo sembrano rimasti solo due: Stefan Bradl e Andrea Iannone.
BRADL CAMPIONE DEL MONDO
Per quanto riguarda Bradl, è ufficialmente il nuovo campione del mondo della Moto2, ancora prima di scendere in pista: Marc Marquez ha definitivamente rinunciato al GP e quindi Bradl è il successore di Toni Elias nell’albo d’oro della categoria. Era dal 1993, quando Dirk Raudies si affermò in 125, che un tedesco non conquistava un iride.
I PRIMI COMMENTI
Stoner: “Siamo alla fine della stagione, ma anche se ho già conquistato il titolo, io voglio fare sempre il massimo in ogni gara. Ieri con la pioggia ero un po’ in difficoltà, oggi è andata meglio, nonostante qualche goccia di acqua cadesse continuamente”.
Pedrosa: “La prima fila è molto importante per la gara, ma bisognerà vedere domani le condizioni meteo: purtroppo è prevista pioggia. Spero di finire al meglio la stagione”.
Spies: “E’ stato indubbiamente il mese più brutto della mia vita, tanto difficile che avevo quasi pensato di prendermi una pausa. Non sono al 100%, ci sono tanti problemi con le gomme su questo asfalto, ma sono riuscito a ottenere una importante prima fila per la Yamaha”.
Classifica
1 27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 309,9 1'31.861
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 309,4 1'32.875 1.014 / 1.014
3 11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 303,0 1'33.057 1.196 / 0.182
4 14 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team Ducati 305,1 1'33.118 1.257 / 0.061
5 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 305,6 1'33.443 1.582 / 0.325
6 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 303,7 1'33.478 1.617 / 0.035
7 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 304,2 1'33.656 1.795 / 0.178
8 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 306,8 1'33.824 1.963 / 0.168
9 8 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP Ducati 307,8 1'34.186 2.325 / 0.362
10 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 306,6 1'34.265 2.404 / 0.079
11 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 303,1 1'34.329 2.468 / 0.064
12 65 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team Ducati 303,3 1'34.671 2.810 / 0.342
13 24 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP Honda 313,2 1'34.680 2.819 / 0.009
14 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini Honda 305,7 1'34.838 2.977 / 0.158
15 89 Katsuyuki NAKASUGA JPN Yamaha Factory Racing Yamaha 299,9 1'35.999 4.138 / 1.161
16 41 Josh HAYES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 296,1 1'36.042 4.181 / 0.043
Alex