In un mondo di competizioni ormai dominate da "altri", a me invece farebbe piacere vedere le marche Italiane tornare a dominare.
Perchè tra tanti difetti di questo Paese, concedetemelo, la storia ci ricorda soprattutto per le imprese motoristiche più importanti (a due e quattro ruote).
E come ai tempi di Agostini e MV, sarebbe bello oggi scrivere una pagina di Rossi e Ducati. Che domani potrebbe diventare Iannone e Ducati, con la tristezza che avrebbe potuto essere Simoncelli e Ducati.
Anche perchè oggi Ducati è l'unica vera alternativa a Honda, diciamolo chiaramente. Yamaha ha ridotto gli investimenti (la 1.000 altro non è che la 800 adattata), Honda è già 1 secondo avanti a tutte (e sta continuando a lavorare), Suzuki farà "la comparsa". Diciamo che ci saranno 5-6 Honda, 4 Yamaha e 4 Ducati. Più le ibride con motori SBK.
Prevedo una triste insalata. Che però per assurdo potrebbe favorire il ritorno di Ducati (il nemico "grosso" è di fatto uno, Honda. Ed i piloti tosti sono due, Stoner e Pedrosa. Aggiungiamo Lorenzo di Yamaha, ma direi che il quarto posto oggi è obiettivo "facile").
Valencia non sarà una farsa solo per il GP più triste ed al tempo stesso ridicolo della storia, ma sarà una farsa anche per i test. Solo Honda proverà "seriamente", gli altri proveranno da gennaio proprio in quella pista del caxxo di Sepang.
Quanto a Burgees che torna a parlare, beh, dopo quanto detto un anno fa pensavo che avesse imparato che "il bel tacer non fu mai scritto". Meglio i fatti alle dichiarazioni stampa ecclatanti. Che hanno anche rotto il caxxo. C'è un secondo da recuperare in pista, non l'ennesima pagina di siti e giornali da riempire.
In ogni caso a mio parere entro 2-3 anni avremo Moto3 (Honda - Moriwaki), Moto 2 (Honda - Suter + pochi altri) e Moto 1 (Honda - Suter, Honda Moriwaki e pochi altri). Più verso la formula della F Indy che quella della F Uno. Motori identici, telai simili, ciclistiche libere. Costi minori e spettacolo decisamente maggiore.
Vedremo.
