di AlexMagno il venerdì 31 dicembre 2010, 16:16
Che peccato! Ormai solo le piccole case europee possono permettersi di organizzare raduni dedicati. La crisi colpisce ciò che è inutile. Se qualcosa non serve è meglio tagliarla, al pari di eventi che servono solo a far vedere moto identiche le une alle altre. A parte Kawasaki, che ha una utenza alquanto insolita per gli standard giapponesi, purtroppo il resto delle case accusa un fenomeno molto comune sia a livello di utenza che di moto. Chi acquista una Honda non cerca l'esclusività del marchio ma funzionalità ed efficienza sempre. Ciò si discosta molto da quelli che sono gli standard dell'appassionato medio, che vive la moto e l'essere motociclista. Eventi come gli Honda Day (correggetemi se sbaglio) tutto sommato accomunano in larga parte motociclisti amanti delle sportive e di qualche nuda più scoppiettante, perchè sono tra i pochi che hanno vero interesse nel confrontarsi insieme agli amanti di qualche turistica tipo le PanEuropean. Per il resto credo davvero che riempire un evento Honda sia abbastanza semplice, anche perchè considerando la mole di sue moto in giro per l'Italia, basterebbe organizzare un evento ovunque per farvi confluire almeno la metà di partecipanti della zona stessa. Altro discorso è ad esempio per il WDW. Pur essendo di parte, voglio farvi notare che parliamo di un'utenza mooolto diversa che vive il marchio ed è contenta di avere una Ducati anche solo per sciropparsi diverse migliaia di km dall'Australia ad esempio, per venire a scoprire l'Italia e le due ruote. In questo caso Ducati (ma anche Triumph) è "obbligata", crisi o meno a darsi da fare, Honda no. Ciò che differisce è l'utenza: estremamente diversificata per Honda (scooter, nude, sportive, auto), omogenea (quasi un lifestyle) per le case europee.