No, l'articolo non tratta il problema delle prestazioni o dell'autonomia, se non in minima parte, ben sapendo che prima o poi queste cose verranno risolte, ma affronta il tema in funzione del fatto che questi mezzi ci vengono spacciati ad emissione 0, quando la realtà è ben altra. L'energia elettrica necessaria per la ricarica, non nascendo sugli alberi, viene prodotta dalle centrali termonucleari, per cui il giorno che il parco circolante avrà un'alta percentuale di elettrico, la richiesta dalle centrali salirà di conseguenza e senza benefici sull'ambiente.
A mio avviso, ed è già da tempo che lo penso e lo dico, la soluzione dell'inquinamento delle città starebbe nel fare pagare al litro la benzina in funzione dei consumi. Mi spiego: mezzo a motore che consuma 4,5l per 100 km, 1 euro a litro, mezzo a motore che consuma 10l per 100 km, 2,5 euro a litro, e così via.
A quel punto sono certo, che vedremmo meno SUV davanti alle scuole con un solo bambino accompagnato dalla mamma, ma molte più panda. Qualcuno che ne decidesse comunque l'acquisto, lo utilizzerebbe in maniera più sobria. E molti deciderebbero di utilizzare i mezzi pubblici, che dato il maggior utilizzo, potrebbero venire potenziati.
Finalmente le case costruttrici avvierebbero una ricerca SERIA per la diminuzione dei consumi, senza venderci favole che non andrebbero bene nemmeno in chiesa.
Non mi si venga a dire che la cosa non è attuabile, in quanto basterebbe che TUTTE le auto vendute fossero dotate di una card tipo bancomat, con inseriti i dati di consumo stabiliti dalla omologazione, che andrebbe presentata al momento del rifornimento. Si, qualcuno potrebbe presentare la tessera della panda e fare il pieno al cayenne, ma in caso di controllo, il distributore chiude un mese, quanti impianti rischierebbero ?
Ma il grosso problema è un altro: CHI VORREBBE QUESTO ?? petrolieri ? no, distributori (navi, oleodotti, signori della guerra che controllano....) ? no.......
