Bella recensione, puntuale anche se su alcuni brand "di parte" - dichiarato il +0,2 a Triumph (anche se all'800 enduro avrei dato qualcosa in più, c'è tanta sostanza anche se l'estetica non spicca per originalità), e su BMW mi spiace ma come hai giustamente scritto il nuovo 1.600 6 cilindri va bene per il mercato USA, è una macchina a 2 ruote con esasperazioni a mio parere gratuite ed eccessive.
La mia sensazione, al di là poi delle singole moto, è che alla fine dei conti chi ha "osato" proponendo concept originali (la diavel o la ami, o la odi, andando al di là dell'estetica Ducati ha puntato - giustamente - sul target Harley, gente che può spendere - l'invasione del target lo dimostra, dopo aver sbaragliato con oltre 8.000 Multistrada vendute a fronte di 5.000 modelli venduti messi a budget a discapito di BMW) ha forse fatto la scelta migliore rispetto a chi ha "vestito" in modo diverso prodotti già esistenti.
Honda non mi può parlare di grosse novità dichiarandone ben 8. Tolti i due concept (che altro non sono che un T-max a ruote alte ed un GS mal copiato), tolti gli scooter (identici a loro stessi), la nuova Hornet è la vecchia Hornet leggermente rivestita (la sostanza è cambiata zero), il "nuovo" CBR600F è una "nuova Hornet" con una carena, il 250 monocilindrico costerà come il Kawa 250 che offre ben altri spunti sia di prestazioni che di motore ed il 125 col faro del VFR sembra tanto la moto di Actarus da piccolo.
Discorso diverso per il Crossrunner. Certo, esteticamente sembra un TDM e Honda poteva effettivamente fare di più per renderlo più appetibile, ma tecnologicamente presenta un V4 800cc - dalla prospettata erogazione da riferimento - avrà di serie ABS e avrà un listino di circa 11.000 euro su strada (che significa che se vai in conce lo porti via a 10.500 subito, se non meno tra 6 mesi). Per assurdo a mio parere il Crossrunner ha contenuti ottimi confezionati male a dispetto del resto della gamma Honda che ha contenuti scarsi vestiti bene.
Kawa azzarda una 200cv in un momento ove le SS leggono -45% di vendite (la realtà? era già in cantiere, costava di più non farla uscire....) ed un Z che si riveste bene, oltre a un W800 che potrebbe piacere....a mio padre......
Aprilia esaspera la sua nuda, perfetta, esclusiva, potente, elettronica, costosa.....col cupolino del Malaguti F10......io davvero non capisco cosa ca@@o pensava il designer quando ha finalizzato il progetto......
MV realizza il suo nuovo Van Gogh - capolavoro estetico e tecnologico, esclusivo ma.....da accesa come si comporterà?
Yamaha si gongola dei mondiali vinti, ma l'aria è brutta, Yamaha Italia la stanno spolpando....e stanno lasciando a casa tanti.....punta tutto sul Tenèrè, brand storico ed inossidabile che sta dando soddisfazioni. Il resto sono modelli consolidati (R6 su tutte, piccola opera d'arte giap)
Suzuki sveste il suo 750 - il miglior motore si sempre - e se non avesse scimmiottato troppo il vecchio Z750 e se non avesse risparmiato troppo sui contenuti faceva la naked definitiva (voto 10 alle MISS dello stand suzuki)
Alla fine tanto fumo e l'arrosto c'è, forse è stato spiegato male e proposto peggio.
Il vero problema? il valore di tutto ciò. La crisi fa bene? Forse. Fa bene a chi la cavalca osando e proponendo REALI novità che sono spalmate sui desideri di chi vuole una moto speciale e può pagare (Vedi DIAVEL), o a chi propone moto "per tutti" per chi vuole una moto ma ha mutuo e famiglia (e qui la scia è lunga ma purtroppo la varietà è talmente tutta uguale che si può sparare nel mucchio).
La differenza qual è?
Che chi osa facendo pagare anche il brand garantisce il valore del prodotto nel tempo (Ducati, Triumph, BMW, Harley sono così. Costa 10, mi dai 10. Tra un anno te la ritiro a 9). Rendendo l'acquirente fiducioso nell'acquisto e consapevole del valore percepito, ovviamente a fronte di una qualità che deve essere consolidata (Ducati negli ultimi 3 anni ha dimezzato gli interventi in garanzia e ha spostato i tagliandi a 10.000km di distanza uno dall'altro, Harley oggi offre 3 anni di garanzia senza patemi, per esempio)
Gli altri hanno creato un mercato di consumo puro (stile cellulari), dove la soddisfazione immediata (ingolositi da estetica e prezzo) viene poi in parte castrata dai contenuti e soprattutto dalla svalutazione (il CB è il primo esempio, sono in giro a 8.800 su strada nuovi a fronte di un listino di 10.350, Kawa segue a ruota, con Z1000 a 8.990 a fronte di listini di 10.500 - e senza rottamazione......).
Alla fine, ce n'è per tutti.
Ed è bello così.
Certo, una volta EICMA era altra cosa.
