Ciao Roby, allora io ti posso illustrare la metodica per i veicoli di importazione in quanto i camion che commercializziamo sono nuovi ma immatricolati esteri ai soli fini amministrativi.
Questi vengono pertanto nazionalizzati, allestiti (bisarche), collaudati (viene un ispettore della motorizzazione in sede), viene versata l'iva e devono passare 10gg. perchè il veicolo sia immatricolabile in Italia a tutti gli effetti.
Una volta che questo iter è completato il cliente deve pagare l'importo dovuto e poi riceve i documenti in originale.
A questo punto può immatricolare e ritirare il mezzo con le targhe, non immatricolare e ritirare con targa prova o lasciare il veicolo sui nostri piazzali. Molto spesso per calo di lavoro, questioni personali, non vuole pagare bolli e ass.ni o necessità di fatturare subito immatricolando però l'anno successivo per avere un veicolo "più fresco" fanno sì che alcuni abbiano queste esigenze.
L'unico vincolo che mi viene in mente ma che è superabile è quello della validità del collaudo che è di un anno, poi scade e per re immatricolare bisogna rinnovare ma costa 150 euro se non sbaglio e se per assurdo uno il mezzo vuole tenerlo fermo non deve neanche farlo.
Per i veicoli usati c'e solo la radiazione ovviamente, mentre per le moto o i veicoli nazionali credo si possa fare ugualmente "non immatricolando" ma in questo caso non saprei dirti come ovviare l'intestazione del mezzo, molto probabilmente viene rilasciato un documento che attesta l'acquisto con indicato il numero di telaio, tipo come avviene per le moto da cross ma non sò di preciso, se mi capita di sentire l'agenzia per sfizio proverò a chiedere.
