
Allora dopo la bella parentesi su Mattia (concordo però con Luca, ottimo professionista Costa ma quando parte con gli angeli dei cieli mi ammorbo anch'io.......), torniamo a mettere qualche spunto sul bancone del bar
4 argomenti per questo giovedì di sole e temperature umane (almeno a Milano)
1)
Il "mistero" Ducati. Quegli spioni dei tecnici pare che siano risaliti al numero di giri raggiungibile dalla Ducati ed abbiano indicato che, parametrando il sound, la Ducati riesca a raggiungere i 18.000'. Fin qui nulla di anomalo, se non chè Honda e Yamaha arrivano a poco di più di 16.000'.
Voi direte: embhè? Beh pare che Ducati sia una 920cc e non una 1.000cc (come Honda e Yamaha). E parziali conferme si avrebbero anche da alcune dichiarazioni di Preziosi che ha chiaramente detto che dalle analisi dei dati, fino alla quarta marcia inserita lavorano a pieno regime sia il TCS che l'anti-wheelie permettendo di scaricare tutta la potenza (e la coppia) solo in 5a e 6a marcia, marce che però vengono spremute solo in un paio di GP. E questa conformazione potrebbe effettivamente portare a vantaggi non indifferenti, dai consumi, all'agilità, al poter gestire i pesi, al miglior consumo delle gomme. Vedremo se la notizia sarà verificata e se ci saranno i vantaggi ipotizzati.
2)
Stoner: il tempi fatto a Sepang è lontano dal suo limite. Casey ha chiaramente affermato di avere il 59 basso nel polso, ma che il problema del chattering (che anche Pedrosa ha attribuito alle gomme 2012) non permette di arrivare a questo limite senza rischiare una caduta. Tra l'altro la moto di Casey e di Dani sono diverse, ognuna con un telaio fatto su misura per il pilota con zone di torsione e rigidità customizzate per ognuno dei due piloti....praticamente moto cucite addosso....e sono propri i telaisti che stanno ora lavorando su tali zone per ovviare al chattering (sia a livello cannotto che a livello di forcellone) e per permettere a Casey di arrivare a quel limite che (solo lui) può raggiungere.
3)
Lorenzo: Jorge ha chiaramente detto che il limite della moto è ancora lontano, è felice del lavoro fatto sul motore, ora ha i numeri per stare con le Honda "sul dritto". Manca solo di trazione dentro la curva (elettronica da affinare) e grip in uscita (anti-wheelie da perfezionare). Per il resto è una moto che può fare meglio di quanto visto a Sepang. Sulla stessa linea Spies, che è però parso più soddisfatto. Anche in Yamaha hanno chattering, ma meno invasivo di quello sofferto in Honda.
4)
CRT: Edwards ha chiaramente detto che era convinto di poter fare tempi migliori, ma che oggi le CRT sono ancora molto distanti dalle MotoGP. Il problema non sono i cavalli (la sua ha una potenza in linea con le migliori MotoGP al banco) ma l'elettronica, che è ovviamente meno sofisticata di quella della MotoGP. Sta formula CRT fa davvero acqua da tutte le parti, il budget per fare una CRT vincente supera ormai il milione di euro a moto....dov'è il risparmio? E soprattutto, dove sono le prestazioni?? Visto che costa come una MotoGP clienti, tanto vale comprare una MotoGP clienti........
Detto quanto sopra, quei 7 decimi di distacco che Rossi ha detto di poter recuperare alla Yamaha (per non parlare del secondo e due dalla Honda) in realtà pare siano ben di più, almeno stando alle sensazioni dei piloti e del limite raggiungibile.....e questo è preoccupante, almeno sulla carta.
A proposito: oggi sono 33 anni per Rossi. Auguri al plurititolato.
