Un mercato sempre più in rosso.....

[Tommy]

Gli ultimi dati danno uno stallo totale, anche sull'usato - che fino ad oggi aveva arginato in parte la perdita di vendite.


Mercato due ruote in recessione, -34,7% a maggio!

Il mercato delle 2 ruote a motore ha registrato una contrazione pesante anche nel mese di maggio: le immatricolazioni che si fermano a 24.660 veicoli, pari al -34,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Più accentuata la discesa delle moto con 7.492 pezzi e un -35,4%. Gli scooter con 17.168 unità fanno segnare un -34,4%. Sulla stessa linea i risultati dei 50cc con 5.433 vendite e un -31,5%. Percentualmente maggio pesa intorno al 14% del totale venduto nell’anno.

Nei primi 5 mesi dell’anno le immatricolazioni totalizzano 96.889 veicoli con una flessione del -26,9%; di cui 64.202 scooter -25,1% e 32.687 moto -30,2%.

Scooter di 125cc con 19.797 veicoli e un -26,2%.
Scooter 150-200cc con 13.705 pezzi -19,1%.
Scooter 250cc con 3.846 veicoli -49,4%
Scooter 300-500cc 18.892 unità -43,1%
Maxi-Scooter 7.962 immatricolazioni rispetto a solo 1.200 dello stesso periodo dell’anno scorso (!!!!!!!!!!!!!!!)

Moto superiori ai 1000cc con 10.384 pezzi pari al -29,5%
Moto tra 800 e 1000cc con 8.295 unità, e un -33,1%
Moto tra 650 e 750cc con 6.866 moto -23,4%
Moto 600cc più che dimezzate con 1.719 moto -57,1%
Moto 300-500cc con 2.238 pezzi -15%
Moto 125cc con 2.094 moto e un -23,4%

Naked con 9.221 vendite -41,7%
Custom con 3.523 immatricolazioni -36,2 %
Sportive con 3.263 moto -29,7%
Enduro 10.018 pezzi -19,5%
Supermotard con 2.530 moto e un -27,8%
Turismo 3.310 modelli -17,4%
Ciclomotori (50cc) -27%.


Il mercato totale delle 2 ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), arriva a 116.861 pezzi pari al -27% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.

L'usato ha fatto segnare un -13,3%


Frenata. Folle. Moto sul cavalletto.
Preoccupante.

[andamentolento]

Davvero preoccupante, come tutto questo paese ormai invecchiato e fermo.

La cosa più triste è che davanti ad un rosso così profondo in tutti i settori commerciali interni, non vedi nessuno che si faccia avanti con proposte coraggiose, magari folli, magari paradossali (leggi assicurazione sulla patente, trasportabilità delle polizze tra varie tipologie di moto dello stesso proprietario a costo zero, modifica del cds sul tuning e così via) per cercare di smuovere la palude.

Il brutto è che queste proposte non vengono neanche dagli industriali del settore, che tristemente devo dire sono parte integrante del grigiore di questo paese.

Al contrario si cerca con veri e propri atti di terrorismo psicologico di indurre i motociclisti (e non solo) a scendere dalle proprie moto: benzina alle stelle, vere e proprie imboscate organizzate dai comuni con multe salatissime solo per fare cassa, continui quanto ingiustificati aumenti delle polizze assicurative e via così'.

bye bye Italia. Chi può..... fugga. Che tristezza!!!

[CAVALIER]

Un settore come quello del motociclo in genere sta andando a puttane, chi ha ancora la saracinesca aperta è perchè porta nel sangue la passione per le due ruote e perchè resta a galla contando sulle riserve accumulate nelle anni, questa è la testimonianza di amici che operano nel ramo e che ormai da un paio di anni abbondanti che navigano nella palude.
Sono daccordo con Roberto, aggiungo, forse quello delle moto, solo una mucca da mungere senza nessun piano strategico e idee per risollevare l'indotto e indurre gli addetti ai lavori ad osare e ai comuni mortali come noi a fidarsi dell'attimo fuggente.

[remowilliam]

In quattro anni persi circa 100000 pezzi venduti e gia di questo sarebbe da preoccuparsi l'ancora piu' grave e' che questi 100000 pezzi rappresentano il 50% del venduto ergo in quattro anni le vendite sono calate della meta, hai voglia a tenere aperto e queste per le moto, sulle auto stiamo agli stessi livelli o quasi.

Ognuno di noi poi puo dire e pensarla come meglio crede ,naturalmente, io un paio di ideuzze me le sarei fatte ma è meglio non le esponga non vorrei avere troppo seguito.

[interistazzo]

e purtroppo penso che il brutto debba ancora venire...
oltre al sacrificio di acquistare si sta aggiungendo anche il super sacrificio x il mantenimento delle ns belle...

[Ennio Stefano]

Ducati e Bmw sono alle satelle,In Ducati parlando con i venditori mi hanno detto che non hanno mai venduto come ora.
La prova è che se c'è qualita', il prodotto si vende,è vero è fascia alta , ma prima Bmw e Ducati non vendevano ed era fascia alta lo stesso.
Questo per dire che è inutile fare concorrenza a chi sa fare prodotti di fascia bassa a prezzi inferiori.
Con gli incentivi si droga il mercato e non si va da nessuna parte.
.E' cambiato il targhet ed il mercato, guardate che anche nel mio lavoro è cosi', qualita' ed aggiornamento, si lavora molto meno ma si lavora molto meglio.
Scordiamoci i grandi numeri, Quelli ormai si fanno in India, in Cina e Brasile.

[remowilliam]

quoto Ennio,e finita la pacchia che "cani e porci" vendevano tanto bastava avere prodotto che si vendeva da solo.
La fascia che acquistava cosi e quasi totalmente sparita,o si e' evoluta e conseguentemente anche sta sparendo il pari fascia dei venditori.
Ilprodotto costa di piu' ma vuoi mettere il servizioprima durante e dopo credo la gente si sia stufata e magari acquisti un prodotto piuttosto che cinque ma almeno con tutti i crismi,poi non dobbiamo mai dimenticare che chi ha i soldi non e' che siano spariti ce ne sono e sono abbastanza e che in questo momento di generale timore anche questi hanno preso (pur non avendone motivo).

[Tommy]

A mio parere non c'è più la "middle class".

Con l'attuale situazione funzionano bene i prodotti fascia alta e quelli di fascia bassa.

Il dato dei maxi scooter è evidente, e non sono i T-Max a fare il mercato ma i vari Kymco, Sangyong e compari Koreani.


Basta vedere i listini, per un "clone" di Burgman firmato Kymco si spende la metà esatta (con una qualità accettabile ed una rete commerciale ormai capillare).


In ogni caso anche BMW, Harley e Ducati stanno soffrendo, la loro forza sono i mercati Jap e USA dove anche grazie a monete forti (o meglio, all'Euro debole) riescono a marginare ancora di più sui listini e a coprire in parte le perdite di margine del vecchio continente.

Oltretutto è anche cambiata la loro politica commerciale, ora anche BMW e Ducati hanno le km 0, fanno sconti, Harley regala accessori come se piovesse.

Diciamo che unendo i puntini si arriva a definire il quadro della situazione.


Le case giapponesi, per contro, hanno sempre fatto sconti, pertanto oggi forse non ci percepisce più quella convenienza che si poteva percepire una volta, oltre al fatto che molti prodotti ormai sono datati e dalle linee banali.

Personalmente tolto il CB1000, lo ZX10R e il Supertenere non salvo altre moto giapponesi (come linea ed estetica) - ripeto, parere strapersonale


Forse la crisi "farà bene", o forse no.

E' comunque ora che le case (tutte le case) reagiscano venendo incontro al consumatore. Ma che lo facciano seriamente.

[alf71]

In questi ultimi anni è stata data la possibilità a tutti, compreso quelli che non sono mossi da autentica passione, di condersi un piccolo lusso come la moto con offerte di ogni tipo, è questo il mercato che sta andando perso, chi non vive la moto è la prima cosa che sacrifica con i tempi che corrono.