Honda Crossrunner, funny game
"Il nuovo Honda Crossrunner nasce per divertire, senza pensieri. E punta ai motociclisti più attenti a praticità e gusto di guida. La base è l’indimenticata VFR800, ma posizione di guida e look sono totalmente diversi. Costa 10.990 euro franco concessionario"
Palma di Maiorca (Spagna) – Non chiamatelo VFR! Perché il Crossrunner, la maggior novità Honda per il 2011, è molto più di quanto sembri: più divertente, più bella, più pratica. Le polemiche sono iniziate subito, all’EICMA dello scorso anno, quando, con eccessiva superficialità, la maggior parte dei commentatori ha classificato il Crossrunner come un semplice restyling della VFR800, la V4 più venduta tra le Honda, sostituita pochi mesi prima in gamma dalla nuova VFR1200. Lasciamo però da parte le polemiche e parliamo della moto, che è proposto a 10.990 euro franco concessionario, in tre combinazioni cromatiche su base rossa, nera e bianca; l’unica versione disponibile monta l’ABS di serie, una scelta coraggiosa di Honda Italia. Gli accessori originali abbondano e comprendono borse laterali rigide, bauletto, plexiglas più esteso, manopole riscaldabili, deflettori laterali aggiuntivi e molto altro.
La posizione di guida differisce sostanzialmente da quella della VFR800: il manubrio è più alto e più lungo, quindi più vicino al busto del pilota; la sella è comoda, le svasature del serbatoio accoglienti, con le travi del telaio abbastanza strette grazie al motore V4, dagli ingombri apprezzabilmente contenuti. Le pedane sono più arretrate del previsto, benché poste a un’altezza corretta per persone di media statura. Il V4 si avvia con grande prontezza ed è regolarissimo al minimo; fino a poco oltre i 6000 giri indicati la progressione è lineare, perché poi il carattere del motore cambia decisamente per merito del VTEC, l’ormai celebre sistema di variazione dell’alzata delle valvole. Il passaggio, però, è davvero dolce: nulla a che vedere con l’effetto turbo del passato, che peraltro in molti apprezzavano...
Il Crossrunner è stato sviluppato con pneumatici Pirelli Scorpion Trail, dal profilo ottimizzato per questo modello: le gomme italiane si sono guadagnate un buon voto, nonostante le condizioni dell’asfalto maiorchino non fossero delle migliori. Complice la sottile pioggia del mattino, l’equilibrio nella prima parte della giornata è stato precario. Più avanti, grazie a un pallido sole, abbiamo potuto verificare le qualità dinamiche del Crossrunner. Abbastanza efficace in ingresso di curva, non è particolarmente rapido a scendere in piega; a centro curva, invece, l’appoggio e la stabilità sono ottimi e permettono di godere al massimo della moto.
Le sospensioni sono quelle della VFR800: forcella tradizionale, non regolabile, con cartuccia idraulica interna; mono regolabile in estensione e nel precarico della molla, vincolato a un’articolazione più lunga per aumentare la luce a terra. Nei cambi di direzione il manubrio ampio è d’aiuto, grazie al buon effetto leva. In frenata il Crossrunner non si scompone: la potenza è abbondante, la modulabilità buona, e la presenza dell’ABS, soprattutto in condizioni simili a quelle della prova, cioè con asfalto umido o a chiazze, toglie tensione a chi guida e riduce gli spazi d’arresto senza bloccaggi. Nel complesso, quindi, il Crossrunner raggiunge l’obiettivo: è una moto facile, con un gran motore, con tutta la potenza che serve; è comodo, vibra poco (intorno ai 5500 giri indicati), vanta una posizione in sella non affaticante e intuitiva; si guida bene, regalando anche qualche bella emozione sul misto veloce.
In Honda si aspettano di vendere da qui a fine anno almeno 700 moto; se il conto arriverà a 1.000 vorrà dire che il Crossrunner ha raggiunto uno dei suoi principali obiettivi: far tornare in moto i tanti “ex” che hanno voglia di due ruote ma stanno aspettando il modello giusto…
