Finalmente un confronto "sul campo"

Nella bella giornata di ieri domenica 6 marzo abbiamo fatto un ottimo giro di apertura stagione

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Ho inaugurato la nuova moto, una Ducati 848, e ho avuto modo di confrontarmi sul campo con la mia ex moto, la CB appunto.
Fare un confronto di numeri o di cronometro non avrebbe alcun senso, ma viste le strade percorse ieri (praticamente tutte, dall'autostrada alle strade di montagna) è stato un confronto interessante.
Premessa, la mia moto è in rodaggio (cambiata obbligata a 6.000' che traduco in una potenza max di 57cv all'albero su 134 ed una coppia max di 7kgm su 9,8 come da grafico), ma nonostante questo dal momento che eravamo su strada (e che non abbiamo mai esagerato troppo) c'è stata la possibilità di confrontarsi in modo completo.

Un grazie in particolare a Terry che con la sua moto e la sua bella guida mi ha fatto "da lepre" - grande davvero Terry

Dunque: partendo dalla parte più noiosa - l'autostrada - devo dire che la protezione aerodinamica poco cambia tra Ducati e CB, con il solo vantaggio per la Ducati di avere una posizione di guida ed un'impostazione nonchè una carena di taglio pistaiolo (e l'aerodinamica ha il suo perchè). Essendo io decisamente alto ho già ordinato un cupolino adatto a me. Il confort è inferiore - si legge ogni imperfezione del manto stradale - ma la sensazione di stabilità è totale. Inutile parlare del motore o di prestazioni pure, qui non interessano.
Lungolago: curve medio-lente. L'848 non è un animale facile da gestire, a parte la scomodità da racer pura è un mezzo decisamente rigido come telaio e "lungo" - il manubrio è lontano dalla sella ed i semimanubri sono sotto la piastra. Il setting morbido delle sospensioni aiuta così come le Pirelli DragonEvo SC - che fanno guadagnare in agilità - ma devo dire che seguire il CB in questi tratti è impegnativo, quello che risulta facile col CB richiede invece impegno con la Ducati. Con in più il non trascurabile elemento che col CB puoi "giocare" dentro le curve, cambiamo anche raggio di curvatura, per farlo con l'848 "ci vuole mestiere" e ci si deve far aiutare dal freno motore, va guidata molto più fisicamente facendo pressione su semimanubri e pedane. E' una guida più...goduriosa - per quanto mi riguarda - nel senso che per stare dietro al CB "devi impegarti". Mi aspettavo di soffrire di più essendo in rodaggio, in realtà nelle uscite di curva "non prendevo metri" come mi immaginavo, la coppia dell'848 aiuta molto in questo. Altra nota, l'angolo di piega. Per "X tendente ad infinito" con l'848, limitato col CB (io toccavo le pedane sul lago col CB, Terry aveva pedane arretrate).
Lungolago: curve medio-veloci: qui la situazione cambia. La rigorosità direzionale dell'848 prende il sopravvento, e a fronte di un lavoro "di braccia" obbligatorio sul CB, il seguire con il Ducati diventa qualcosa di facile e quasi "rilassante", sempre con la posizione di guida e la rigidità strutturale che ricordano ad ogni imprefezione stradale che si è su una moto "race replica". Il bicilindrico si può far frullare tranquillamente tra i 4 ed i 5 mila giri senza problemi e ci si possono davvero godere le traiettorie. Diciamo che se sul lento dovevo metterci del mio per stare al passo, sul medio-veloce dovevo stare attento a non avvicinarmi troppo. Sugli allunghi il motore del Ducati si è comunque difeso bene nonostante il taglio a 6.000', ho notato che di fatto "ero lì" almeno in quel contesto. Non guadagnavo nulla, ma non perdevo nulla.
La montagna: e quando arrivano i tornanti e le curve secche con asfalto imperfetto iniziano i problemi (per l'848). Per poter stare dietro al CB nei tornanti ho davvero dovuto appellarmi alla mia "esperienza", tanto è rigorosa nei curvoni, tanto è legnosa nel lento, sempre però trasmettendo una sensazione di stabilità disarmante. Terry arrivava al tornante, staccava, buttava giù, usciva. Io dovevo invadere l'altra corsia in ingresso, farla correre dentro il tornante, piegare molto a centro curva e poi potevo uscire. Nell'uscita dei tornanti la limitazione "da rodaggio" si fa sentire, lì servirebbero tutti i giri motore (o quasi) dato che comunque è un bicilindrico che gira "alto" e che sotto i 3.000' è poco trattabile (per guidare "incazzati" i tornanti vanno fatti in prima) e che il CB1000 fuori dalle curve strette è una brutta bestia. Si guadagna qualcosa poi sulle curve montane più "aperte", dove la precisione direzionale del Ducati sfrutta le piccole debacle di assetto del CB1000 (parlo di qualche ondeggiamento del CB).
Mettiamola così. Ducati è "la moto che fa per me", tagliata sul mio concetto di moto, rigida, difficile, scorbutica e "da regolare" - le regolazioni di serie sono molto "facili" ma si perde in rigorosità della guida.




Il CB1000 si è più che difeso, confermando che è una bestia da strada e da misto e che può dare grattacapi seri a tutte le supersportive.


Grazie anche a Luigi e Ale per avermi "fatto da cavia"!!
