E’ morto il centauro, gravissima la fidanzata
NADIA BERGAMINI
torino
L’auto fa un’inversione a U in mezzo alla provinciale 460, una moto arriva e si schianta sulla fiancata destra. Il guidatore è morto: Giuseppe Garro, 23 anni, torinese, è rimasto sull’asfalto coperto da un telo. La sua fidanzata (Silvia D’Avenia, 24 anni, anche lei di Torino) è ricoverata in condizioni gravissime al Cto. In ospedale sono finiti anche due giovani che erano sulla Fiat Punto grigia finita distrutta contro il guard-rail: Luigi La Paglia, 19 anni, è stato ricoverato al San Giovanni Bosco; l’amico è stato trasportato all’ospedale di Ciriè. Per entrambi la prognosi è riservata, ma non sarebbero in pericolo di vita. Un altro ragazzo che era con loro è rimasto illeso: dopo l’incidente è fuggito verso i campi, era sotto choc.
L’incidente è avvenuto ieri alle 17,30 a Leinì, sull’ex statale 460 per Ceresole. Garro guidava la propria Yamaha «R1» nera verso la campagna. Con lui c’era la fidanzata Silvia. Secondo i primi rilievi dei carabinieri, il giovane non ha nemmeno avuto il tempo di frenare. D’un tratto si è trovato davanti la Punto. Di traverso, in mezzo alla strada. La manovra di inversione a U era appena incominciata. Lo schianto è stato violento. Entrambi i motociclisti sono stati sbalzati dalla sella della «R1». Garro è finito contro il montante anteriore e si è trascinato dietro il parabrezza dell’auto, una decina di metri più avanti. Il casco gli ha protetto la testa, ma non ha potuto salvarlo dalle altre lesioni subite nell’urto. La fidanzata aveva con ogni probabilità il casco slacciato. Il viso è finito sull’asfalto con violenza, la stessa forza che ha causato le fratture e i traumi in varie parti del corpo.
Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso del 118 e l’elicottero dei vigili del fuoco, oltre ad alcune squadre arrivate da terra per estrarre i feriti dall’auto accartocciata. Ai carabinieri è toccato il compito di fare i rilievi e per questo è stato necessario chiudere la provinciale 460 per quattro ore. La prima ricostruzione dell’incidente è arrivata dalla testimonianza di un giovane, uscito illeso dalla Punto e fuggito nei campi dopo lo scontro.
«Andavamo a giocare a calcetto - ha spiegato ai carabinieri -. Forse abbiamo sbagliato strada, per questo chi guidava ha deciso di fare inversione di marcia. Poi, non so che cosa sia accaduto, c’è stato quel rumore forte, poi sono scappato, non sapevo che fare». A poche decine di metri dall’auto e dalla moto distrutte, Giovanni ha tirato fuori di tasca il cellulare e ha chiamato il padre. Una richiesta d’aiuto. Più tardi, Giovanni (assistito dai genitori) ha raccontato tutto anche ai carabinieri. E’ la prima ricostruzione, in attesa di quella degli altri giovani coinvolti nell’incidente.
questa è la notizia ......una manovra a u di una auto a doppia striscia continua e un guidatore di soli 19 anni a causare l incidente con la sua auto speriamo che si salvi questa ragazza e le più vive condoglianze alla famiglia della vittima che speriamo almeno sia l unica di questoi incidente
le foto sono sul portale de la stampa
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/ ... stp/10091/