questo è ciò che ho trovato su internet:
Come ha dichiarato il sottosegretario alla Salute con delega alla veterinaria, la leghista Francesca Martini "i gatti sono animali d'affezione tutelati dalla legge 281 del 1991 che nell' art.1 comma 1 recita: ‘Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente’.
Inoltre la Convenzione europea di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia reca norme particolarmente severe per la loro protezione. Ai responsabili di quanto accaduto potrebbe venire imputato il delitto di istigazione a delinquere previsto dall’art. 414 del Codice Penale, in quanto l’art. 544-bis dello stesso Codice Penale sancisce che ‘chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi’. La magnificazione della bontà della carne felina e l’incoraggiamento al suo consumo, tantopiù in una trasmissione di grande ascolto, rappresentano l’esaltazione di un fatto di reato poiché tale condotta è di per sé idonea all’imitazione".
Fonti:
corriere della sera
"I cani e i gatti sono animali d'affezione tutelati dalla legge 281 del 1991 che nell' art.1 comma 1 recita: ‘Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l'ambiente’.
Inoltre la Convenzione europea di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia reca norme particolarmente severe per la loro protezione. Ai responsabili di quanto accaduto potrebbe venire imputato il delitto di istigazione a delinquere previsto dall’art. 414 del Codice Penale, in quanto l’art. 544-bis dello stesso Codice Penale sancisce che ‘chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi’.

ma ho trovato anche questo....
Sembra incredibile eppure è così. Nel nostro Paese non esiste una legge che vieti di cibarsi di gatti. Tutto lo sconcerto creato dalle affermazioni di Beppe Bigazzi qualche tempo fa sarebbero quindi da intenderso solo da un punto di vista puramente morale e non legale. Evidentemente si tratta di una falla legislativa che, però, si scontra con l’esistente legge che vieta l’uccisione di animali d’affezione se non per gravi motivi di salute. In pratica l’articolo 544 -bis della legge 180 recita che chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione. Qui si apre il dibattito. Uccidere un cane o un gatto per mangiarselo può essere considerato reato? Moralmente si, ovviamente, ma legalmente sfamarsi è considerata una necessità primaria e, quindi, questo non comporta alcuna pena. Purtroppo di vuoti legislativi e di leggi poco chiare ne è pieno i Codice Civile, serve solo sperare che chi di dovere riempia questa lacuna.