Ma il giro di ieri ha portato con sè significati profondi. Mia madre è morta a Gennaio e la prima cosa che ho pensato al funerale era che oramai il libro della mia vita aveva definitivamente cambiato pagina, iniziato un altro capitolo. La narrazione però non ero certo che descrivesse le solite storie e i giri infausti che ho fatto questa estate mi hanno portato per un attimo a pensare che la moto oramai era una storia conclusa.
L'ultimo di queste negative uscite era sul grappa dove, sicuramente sbagliando, incappo in una mulattiera ciottolata che terminava nel letto di un fiume secco. Bestemmie per girarmi e moto caduta da fermo. In quel momento per un attimo ho perso l'amore, ho figurato dentro di me una esistenza senza lei e tornato a casa fra mille avventure, aprire il garage mi destava angoscia,

Ieri però è successo, un evento insignificante, un singolo attimo che qualifica l'istante come nodo di una esistenza tesa alla ricerca di tali emozioni. Colori di autunno, stradina di montagna eraggio di sole che permeava dalle cime e penetrava il casco: dovevo essere lì, in quell'istante e sulla moto.. tolgo il casco, faccio due foto e mi rappacifico con lei, sapendo che prima o poi avremmo fatto i conti.
I tempi sono cambiati, gli easy rider hornet non tornano più e devo trarre piacere da piccole cose, da attimi non meno importanti.
E intanto si avvicina il cambio dell'olio.... :-)