La classifica
# 1Pedrosa D.Repsol Honda Team1:56.271
# 2Stoner C.Repsol Honda Team+0.143
# 3Aoyama H.San Carlo Honda Gresini+0.173
# 4Spies B.Yamaha Factory Racing+0.292
# 5Lorenzo J.Yamaha Factory Racing+0.411
# 6Edwards C.Monster Yamaha Tech 3+0.471
# 7Dovizioso A.Repsol Honda Team+0.509
# 8Rossi V.Ducati Marlboro Team+0.767
# 9Hayden N.Ducati Marlboro Team+0.866
# 10Puniet R.Pramac Racing Team+0.872
Ancora una Honda davanti a tutti ed è l'ottava volta consecutiva. Non può più quindi essere considerata una sorpresa, mentre lo è, per certi versi, la prima posizione di Dani Pedrosa. Non fraintendetemi: Dani è fortissimo, sta guidando alla grande, ma alla vigilia pensavo che Casey Stoner, sulla pista dove è sempre stato imbattibile o quasi, avrebbe dominato facilmente anche la prima giornata notturna di test in Qatar, dove domenica prossima inizierà la stagione 2011. Ma analizzando bene il cronologico dei tempi si capisce che, complessivamente, il più veloce è stato proprio l'australiano, capace di scendere ben 12 volte sotto l'1"57: sul passo, quindi, è stato decisamente più efficace dello spagnolo, che ha al suo attivo solo due 1'56".
E' però anche vero che non è mai facile giudicare il lavoro di Pedrosa, ancora alle prese con la scelta del telaio e, quindi, impegnato in prove comparative. Sicuramente, un Dani così veloce nel primo giorno di test dice che lo spagnolo è in grandissima forma, così come la RC212V, estremamente competitiva anche in mezzo al deserto.
Ma attenzione alle Yamaha. Ancora una volta, Ben Spies (quarto) è stato più veloce di Jorge Lorenzo (quinto a un decimo dal compagno di squadra), ma il campione del mondo è l'unico, a livello di passo, ad aver tenuto testa a Stoner. Insomma, la M1 non è così in difficoltà e Lorenzo, seppure mai troppo avanti nei tempi, sembra estremamente concreto e rapido.
La sorpresa della prima giornata è stato sicuramente Hiroshi Aoyama, terzo a solo 173 millesimi dalla virtuale pole position. Il giapponese, naturalmente turbato da quanto accaduto nei giorni scorsi nella sua terra, ha guidato bene e con un passo abbastanza costante: è sicuramente in crescita.
Settimo tempo, alle spalle di Colin Edwards, per Andrea Dovizioso, che nel finale ha trovato un discreto passo: per il Dovi, quattro giri sotto l'1"57 e 16 sotto l'1"58. Non male, anche se i suoi compagni di squadra rimangono lontani.
Decisamente più veloce, rispetto a Sepang, Valentino Rossi, che ha chiuso ottavo a 0"767. Vale, scivolato senza conseguenze, è stato tra i primissimi a scendere in pista, totalizzando ben 57 giri: insomma, si è impegnato a fondo, con risultati incoraggianti anche se, è bene ricordarlo, per il momento non si è girato fortissimo, perché il primato della pista è ancora lontano (Stoner 2008, 1'55"153). Bisognerà insomma vedere quanto riuscirà a scendere nella seconda e ultima giornata di test, ma l'inizio è sicuramente più incoraggiante di come erano finite le prove in Malesia. Rossi è il primo delle Ducati, con Hayden nono, De Puniet (caduto due volte) decimo e Loris Capirossi addirittura 14esimo e staccato di 1"166 dal primo e di quattro decimi dalla prima GP11.
In difficoltà Marco Simoncelli, che dopo aver iniziato forte ha faticato a prendere un buon ritmo: un passo indietro rispetto alle convincenti prove di Sepang.
Questi i commenti dei piloti dopo la prima giornata di test in Qatar.
DANI PEDROSA: «E' stata una giornata positiva. Oggi non abbiamo provato niente di speciale, perché la priorità era verificare che la moto fosse competitiva anche in Qatar, in una pista completamente differente rispetto a Sepang dove avevamo provato fino adesso. Abbiamo quindi lavorato principalmente sulla messa a punto per adattare la RC212V alle differenti condizioni e domani faremo altre verifiche, in particolare sulla forcella. Qui sembra che i distacchi siano più contenuti rispetto a Sepang e sono sicuro che tutti miglioreranno domani, perché qui, il primo giorno, c'è sempre molta polvere sull'asfalto. Spero di fare un ulteriore passo in avanti e chiudere i test invernali in buona forma. Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto in Giappone: i miei meccanici e gli ingegneri giapponesi del team ci hanno raccontato com'è la situazione ed è davvero critica».
CASEY STONER: «Tutto sta procedendo per il verso giusto e, per la verità, non abbiamo troppe cose da provare: stiamo solo cercando il miglior bilanciamento della moto. Entrambe le moto hanno lo stesso telaio (2011 standard, nda), ma abbiamo provato differenti posizioni di guida. Sembra più difficile andare forte con le gomme dure, ma la nostra competitività sembra elevata anche con queste coperture. Dobbiamo trovare un po' più di grip e focalizzarci sulla messa a punto per la gara. Sono contento che la squadra sia arrivati qui in Qatar senza problemi e che non ci siano state conseguenze per la HRC, ma i miei pensieri sono per la gente in Giappone».
ANDREA DOVIZIOSO: «Oggi abbiamo provato soprattutto mappature elettroniche, in particolare per il freno motore e il controllo di trazione. Ci siamo anche concentrati sulla messa a punto per questo circuito, molto differente dagli altri, con angoli di curva impegnativi e punti critici per il controllo del posteriore. Considerando che è il primo giorno di test, sono abbastanza soddisfatto, ma non è sufficiente. Tutti abbiamo girato più piano rispetto all'anno scorso, credo a causa delle condizioni dell'asfalto. Non siamo partiti male, sono abbastanza vicino ai piloti più veloci, ma dobbiamo migliorare. Il pensiero va al Giappone, colpito da un disastro tremendo: spero possano riprendersi velocemente da questo momento molto difficile».
BEN SPIES: «La moto era sistemata abbastanza bene e speriamo di poter fare un altro passo in avanti. Domani vogliamo provare una gomma che non abbiamo ancora utilizzato; in ogni caso, è stata una buona prima giornata di prove. L'M1 sembra più competitiva rispetto alla Malesia e dopo questo prima giorno le prospettive sono buone: credo che questo possa essere un circuito favorevole per la Yamaha».
JORGE LORENZO: «Abbiamo provato un po' di cose differenti, con l'obiettivo di rendere la moto più stabile in accelerazione: abbiamo fatto un buon lavoro. Rispetto a Sepang siamo più vicini alle Honda e per questo sono contento. Domani continueremo con il lavoro e proveremo altre soluzioni, alla ricerca di maggiore grip».
VALENTINO ROSSI: «Come prima giornata non è andata male, sono riuscito a guidare meglio la moto e mi sono anche divertito. Anche se ho chiuso ottavo non sono comunque troppo lontano dai primi: sette decimi sono ancora un bel distacco, ma comunque un progresso, anche considerando che ho fatto il tempo con gomme molto usate. Abbiamo lavorato bene sugli assetti anche se in alcuni di punti della pista non sono ancora abbastanza veloce e domani dovremo fare altre prove per migliorare. Dobbiamo progredire con la messa a punto, non c'è dubbio, ma anche io ho bisogno di fare chilometri con la Desmosedici. Per quanto riguarda la spalla sono contento perché ho un po’ più forza, e questo mi permette di guidare meglio. Oggi ho fatto anche la mia prima caduta con la Ducati e naturalmente l’ho fatto apposta perché una “cadutina” bisogna farla prima o poi… Scherzi a parte, sono arrivato troppo veloce e ho perso il davanti: sono riuscito a non cadere mentre ero in pista, ho tenuto su la moto ma poi nella ghiaia l’ho appoggiata a terra. Niente di che comunque».
NICKY HAYDEN: «Abbiamo cominciato i test molto bene, poi ci siamo bloccati per diverso tempo senza riuscire a fare passi in avanti, fino a quando una modifica della posizione di guida mi ha permesso di trovare un buon feeling. Anche se in alcuni settori della pista dobbiamo ancora migliorare il comportamento della moto in curva, in altri siamo davvero a posto. Direi che va meglio rispetto alla Malesia ma domani dobbiamo assolutamente essere più veloci».
RANDY DE PUNIET: «“Diciamo che questo non è stato il mio giorno di test più fortunato. A cause delle due scivolate ho perso quasi più di due ore poiché entrambe le moto non erano utilizzabili. La prima scivolata quasi me lo aspettavo perché ero davvero al limite, mentre la seconda è successa davvero troppo velocemente, quasi come se avessi messo le ruote su di una macchia d’olio. Comunque la cosa più importante è che sto bene e che sono riuscito a tornare in pista per l’ultima parte di prova e in pochi giri ho migliorato il mio tempo. Sarà per noi molto importante lavorare bene domani per preparare la moto alla gara di domenica prossima».”
LORIS CAPIROSSI: «“Nonostante un leggero malessere è stata una buona giornata di lavoro: abbiamo sperimentato alcune interessanti soluzioni. La situazione, confronto a Sepang, è migliorata, anche se dobbiamo puntare ancora più in alto. Dobbiamo e possiamo migliorare sensibilmente nella percorrenza dei lunghi curvoni: guardando gli altri piloti in pista è li dove perdiamo il maggior tempo. Dobbiamo lavoro sodo tutti insieme per poter raggiungere risultati importanti».
Giovanni Zamagni
14/03/2011