di Fairmoon il venerdì 16 maggio 2014, 15:54
Ciao Andrea...
So che le parole non servono in momenti come questi, e che il dolore è enorme. Non ci sono parole o gesti che possono colmare il vuoto lasciato...resta solo il dolore
Dedico questa lettera di Henry Scott Holland alla dolce Marta, mi ha aiutato tante volte a trovare un po' di conforto...
"La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace. Se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace. Se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace"
Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola