Quando il conto è troppo salato.

[clo 5]

Che posso fare se non quotarvi tutti e tre

[delo87]

[allllo72]

Ecco io quoto Luca per il discorso: moglie+figli/cari rischiano anche LORO di pagare il prezzo per colpa nostra?! Io ci penso continuamente...non è facile prendere posizione: meglio la moto comunque vada o meglio chiudere...per la serie: mi sono divertito abbastanza, adesso ho altre priorità. Secondo me questo è il centro della riflessione, poi è logico che chi vuole andare in moto ci va, chi inizia ad avere troppa smette, cavolo è la legge del libero arbitrio. Io probabilmente sarò uno di quelli che venderà la moto per dedicarsi ad altro...come gli sportivi quando chiudono in bellezza. So che la moto mi mancherà ma penserò a tutto quello che possiedo e ne sarò soddisfatto, magari al suo posto rimetto su un gruppo come quando avevo 20 anni ed era una goduria.
Mi piace anche la frase di Tommy: alla prox curva, pensiamoci 2 volte se vogliamo veramente andarlo a prendere...è proprio quello che ultimamente mi ripeto io, da quando ci penso 2 volte su 3 lascio perdere, tanto il viaggio rimane bello lo stesso.
Rimane chiaro che chi perde la vita in moto, per strada o in aereo o cadendo dalla montagna o per una malattia poco importa, paga un prezzo esagerato e basta...

[giak67]

Sgabbiato, io sono sicuro che si possa andare in moto divertendosi senza rischiare eccessivamente, abbiamo già detto che l'andare in moto è sempre rischioso ma se vai oltre un certo limite, anche se sei molto bravo l'imprevisto poi non lo puoi più controllare ne quanto meno ridimensionare.
Tempo fa non ricordo in quale topic, si parlava della velocità,del ritmo che tenete voi che avete tanti anni di esperienza ,delle moto che avete preso e del fatto che le stesse possano accrescere il limite , io mi sono tenuto fuori dal commentare negativamente le scelte, ogni persona deve vivere come meglio crede, ho solo cercato di dire che così uno perde il senso della misura.
Non so come è avvenuto l'incidente, ma so che da quando è successo ,io che poi già non andavo forte ,io che non lo conoscevo neanche GABRIELE ,ho iniziato ad abbassare un po il ritmo,e godermi di più l'andare in moto.
La passione che avete voi per la moto si legge in tutto quello che scrivete, bisogna solo trovare un buon compromesso, la vita è fatta di compromessi

[Tommy]

Io ho ammesso la mia incapacità di andare piano con moto che vanno forte.

E ho scelto un mezzo che ha soddisfatto la mia ammirazione per le HD - con un minimo di doti dinamiche - e che mi permette di vivere il mondo delle due ruote con la mia compagna al fianco, anch'essa seduta su ferraglia americana.

Mi godo il mondo al rallentatore.

[fabiosire]

Ciao
a mio parere bisogna vivere la propria passione.
Solo in questa maniera si può essere felici e quindi di conseguenza far star bene i propri cari.
MA VIVERLA SENZA ESAGERARE come tutte le cose di questo mondo..

Certe moto sono troppo per andare su strada a mio parere le SS è come convivere con un'arma carica..
Ti portano troppo al limite, sono mezzi che per divertirti devi dare gas... E poi il fattore compagnia.. quando si sale per i colli in tanti.. il ritmo sale.. e si iniziano a fare delle caxxate..

Io ho avuto diversi gruppi con i quali per anni ho condiviso le uscite domenicali.. e posso solo dire che con l'ultima compagnia l'asticella si è alzata troppo.. tratti a 200km/h.. gente che per non perdere 1 metro o anche per dartelo si metteva a sorpassare in punti impossibili, arrivare in entrata curva fortissimo e puntare tutto sui freni.. in strada.. IO MI SONO INCAXXATO HO FATTO LA MIA PREDICA.. le mie scelte e non era quello che cercavo.. gli amici hanno incominciato ogni week end a sdraiarsi uno ad uno fino ad un incidente mortale.. E c'era gente di 50anni ma l'esperienza non serve a niente se vai come un missile..
c'è da dire che dopo questo fatto continuano ad andare più forte di prima.. con mogli e figli con moto 750 che sono diventate 1000..
Io ogni volta che arrivavo al garage mi dicevo: "anche oggi ho riportato i miei cogli oni a casa.." e credo che non sia il modo giusto di vivere la moto questo.. anche se hai 20anni e non hai responsabilità.. e poi mia moglie mi guardava e sembrava che stessi andando in missione in Afghanistan..

Comunque anche nel sito BMW chi ha figli piccoli ha lasciato anche moto più tranquille, dipende anche dallo stato d'animo e molte persone non si sentono di rischiare... anche se poi abbandonano la moto e viaggiano in scooter che è ancora peggio..

Ripeto per me è una questione di testa.. se è destino che devi morire a mio parere lo fai in moto, a piedi, in auto, di malattia ecc. ma se te le vai a cercare è un altro conto..
Credo che come nella vita non ci sia una strada sola da seguire ma in linea di massimo un comportamento.
E ripeto a 40anni meglio un GS, una Harley ma le SS sono una razza in estinzione..


Ciao Fabio

[MadMatt]

Ho seguito con molta tristezza la storia di Gabriele (che non conoscevo ma ormai è come se fossimo stati amici) e poi la discussione aperta da Tommy. Davvero non so se è per quanto letto o se in me stava già cambiando qualcosa, anche se non ne avevo la minima un'idea..
Vado in moto da poco (poco più di 4 anni), questo è il 3° anno di CB e sono stato fino ad ora uno da ginocchio sempre a terra, guida veloce alla ricerca del (mio) limite, anche se sempre "con la testa".. La moto l'ho sempre vissuta come una passione intensa, totalizzante e piuttosto egoistica.
La storia che mi raccontavo per vincere i timori e i sensi di colpa verso i miei cari era sempre la stessa: è più eroico morire con il casco in testa piuttosto che di malattia in un letto..
Moto significava velocità, e quindi rischio e quindi adrenalina. Punto. Nessun compromesso. Anzi mi sembrava difficile da capire la scelta che qualcuno di voi di volta in volta faceva di lasciare il cb per passare a moto touring o comunque più 2tranquille"..così come assurda mi sembrava la scelta di Tommy di prendersi addirittura una HD..
Da qualche giorno mi hanno invaso pensieri completamente diversi.
Non voglio rinunciare alla moto (almeno per il momento), ma ho deciso di cambiare modo di intenderla: viaggio anzichè sfida, condivisione (con la mia dolce metà, fino ad ora programmaticamente esclusa) anzichè piacere solitario, anche lentezza anzichè solo velocità.
Questo mi metterà al riparo da tragedie come quella di Gabriele? Forse no.
Ma mi piace pensare che mi permetterà almeno di dare un senso più completo (mi verrebbe da scrivere profondo) alla mia (nostra) passione, che diventerebbe qualcosa di più del semplice gioco adrenalinico con la sorte.


PS Ho solo parlato di me, non vi è alcun accenno a Gabriele: non so come andasse in moto, non conosco i dettagli di quello che è successo.

[allllo72]

Parlando di gare su strada, moto da "vecchio", SS e altro, ora che ci penso sapete che i miei ricordi più belli in moto non sono mai quelli dove c' era di mezzo l' ingarellamento? La mia prima moto è stata un XT 600 usata, bellissima, tenuta da dio, avviamento a pedivella, mi disfavo la tibia per accenderla, ma ne andavo matto, i viaggetti al mare in liguria a 100 all ora col costume nello zaino non li scorderò mai. Poi ho avuto una Suzuki SV, mi univo ai giri organizzati dalla ditta dove lavorava il mio compagno di viaggi...si partiva in 20, a volte 30: emilia romagna-toscana-liguria-Stelvio-Livigno...e si ritornava a casa sempre in 20/30....anche lì ricordi fantastici. Poi ho preso un bel CBR 600 sport, e lì qualcosa è cambiato, gli altri compagni di viaggio hanno iniziato l' escalation: CBR 1000 R1 GSX-R ed alla fine si partiva senza pensare a dove andare, l' importante era scheggiare. Di quei giri non ne è rimasta traccia, solo un vago senso di fatica e strizza. Beh ora che il mio massimo è un giretto ai Piani del Tivano posso dire che li ricordo più chiaramente delle sparate di 10 anni prima. forse perché sono più consapevole dei miei limiti o perché so che qualcuno a casa mi aspetta, questo lascia spazio al gusto del viaggio, senza ansie, e lascia spazio al ricordo che poi mi porto a casa. Tempo fa ho rivisto il mio ex chitarrista rockettaro che ora ha 60 anni: vederselo trottare via con una Road King è uno spettacolo, incute rispetto e ammirazione, sembra un diavolo ma è l' uomo più tranquillo del mondo: anch' io tra 20 anni voglio essere come lui, di certo ci proverò...le SS preferisco guardarmele in TV

[RB74]

Personalmente ho sempre evitato con accuratezza gli ingarellamenti.

Tuttavia l'istinto, quando hai sotto le chiappe un mezzo di un certo tipo, è quello di reagire, farsi sotto, stare al passo o stare al gioco.

Lo ammetto, qualche volta ho lasciato libero sfogo all'istinto, ma sempre mantenendo un occhio critico per vedere come stavo andando e cosa stavo rischiando. E poi? Cosa ho ottenuto? Mah... ho bruciato la strada in un nano secondo e l'unico ricordo è la lingua d'asfalto che si faceva sotto.

Una volta sono uscito con una combriccola di simpatici pazzoidi e il capo banda mi è pure venuto a dire: "Hai visto che andiamo piano?".... Risposta: "Chissà cosa fareste se invece decideste di andare forte...". Ho preferito lasciarli andare per la loro strada.

Personalmente (e ripeto, parlo per il sottoscritto), non fa per me. Mi piace andare in moto, mi piace stare a contatto con l'ambiente esterno, con la natura. Adoro sentire la sensazione che fornisce una bella curva morbida e ben accompagnata o una bella accelerata.

Con discrezione, con buon senso e nei limiti.

Sì, il conto può essere troppo salato, quando la passione assume toni acuti o fuori luogo.

[giak67]