ANCORA UNA GIOVANE VITTIMA: ROBERTO GIANNINI, PORTOFERRAIESE DI 19 ANNI. COINVOLTO NELL’INCIDENTE ANCHE UN PEDONE OPERATO D'URGENZA
Una mattina di settembre quasi estiva, si è trasformata in una tragedia a Lacona, in fondo alla discesa che da Colle Reciso porta alla frazione balneare capoliverese. Erano da poco passate le 10,20 quando un ragazzo di 19 anni di Portoferraio, Roberto Giannini, stava dirigendosi in sella alla sua Kawasaki verso la spiaggia. All’altezza del residence Elbamar 1, il giovane avrebbe urtato un pedone, colpendolo ad un braccio e facendolo finire nel campo sottostante. Ed ecco la tragica fatalità: la moto cambia traiettoria e va in mezzo alla carreggiata, andando a sbattere frontalmente contro un camper Ford tedesco che arrivava in senso opposto. L’urto è violentissimo. Il ragazzo vola in aria, sbalzato nel campo sottostante, 10 metri più in là. I primi soccorritori sono due turisti stranieri, esperti di primo soccorso, che provano senza esito a rianimare il ragazzo. A sirene spiegate sono lì in pochi minuti anche i Carabinieri del 112 e un’ambulanza della Pubblica Assistenza Croce Verde con a bordo il medico del 118. Il dottor Michele Rolla non può far altro che constatare il decesso di Roberto, morto sul colpo per il politrauma cranico e addominale e le lesioni interne. Questo, nonostante il ragazzo indossasse il casco integrale, regolarmente allacciato.
Straziante la scena dell’incidente, al momento dell’arrivo dei genitori del ragazzo. Roberto viveva a Bucine, con il padre Enrico, la madre Daniela e la sorella Claudia. Una famiglia già provata dalla tragica scomparsa dell’altra sorella Erika, morta pochi anni fa a seguito di una grave malattia.
Il ragazzo lavorava già da qualche anno a Lacona come bagnino; quest’anno aveva fatto la stagione all’Hotel Capo Sud, a Margidore, e probabilmente si stava recando al lavoro al momento dell’incidente. Il pedone coinvolto, R.W. le iniziali, un cittadino svizzero di 56 anni, è stato soccorso dalla Pubblica Assistenza di Capoliveri e trasportato all’Ospedale di Portoferraio con una frattura esposta e scomposta all’omero destro, per la quale è stato operato d'urgenza. Entrambi i mezzi coinvolti nell’incidente, la moto Kawasaki e il camper tedesco targato Monaco, sono stati sequestrati dai Carabinieri, che sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. La salma del giovane Roberto Giannini è stata portata presso la morgue dell’ospedale di Portoferraio: dopo l’esame autoptico del medico legale, la dottoressa Rossana Mele, probabilmente il magistrato deciderà per la riconsegna del corpo di Roberto ai familiari. Già nella giornata di domani potrebbero esserci i funerali.

