Ed eccomi qua a raccontare cosa è successo.
Domenica 11/7 sono partito alla volta della Raticosa, la giornata era buona e sono arrivato a Pianoro V., sosta chiappe e poi via all'attacco del percorso.
Pennellato alla grande, ma senza eccessi; temperatura ideale. Arrivo e solito mare di moto.
Sosta e dopo qualche minuto m'incammino per Firenzuola Giogo. Ritorno a Firenzuola e vado per S. Pellegrino (la Jolanda è aperta) e proseguo per Coniale per fermarmi alla trattoria "la faina", mi sparo 2 tagliatelle e un'insalata, caffè e riprendo la moto. Percorso inverso fino a Pianoro, sosta e Bologna, tangenziale, via ferrarese. Sparo un altro paio di curvette e arrivo ad Altedo, con l'intenzione di entrare in autostrada, 20 minuti e casa.
Lì la strada è dritta, centro abitato limite 70. Sto trotterellando e, improvvisamente, senza sapere né perché, né per come, mi ritrovo nel fosso a destra (io dovevo girare a sx). Svarione? Blackout? Non ne ho idea.
Per fortuna mi hanno soccorso subito e portato in ambulanza al Maggiore di Bologna (mia vecchia conoscenza). Mi spediscono immediatamente al S. Orsola perché ho l'arteria polmonare dx lesionata e mi sistemano le ossa rotte.
Ritorno al Maggiore in TI, poi mi passano in reparto e, da qualche giorno sono a casa, a letto, dolorante, in attesa del fisiatra.
Bilancio:
Costole rotte, scapole rotte, due vertebre lesionate (fissate), polmone e arteria polmonare danneggiati e frattura caviglia sx, così adesso le ho battezzate entrambe.
Peggio di così non poteva andare, per non aver fatto NIENTE!
E adesso sono qua (uff che fatica).
Un saluto dal mio letto.
