La notizia confermata ieri è stata, per chi si occupa di progetti e prodotti editoriali, una vera e propria bomba.
Riporto l'articolo:
L’amministratore delegato Pietro Scott Jovane ha annunciato 800 esuberi, di cui 640 in Italia, tra personale giornalistico e non. Il gruppo intende vendere o chiudere dieci testate di Rcs Periodici e spostare in via Rizzoli le sedi storiche del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport. Non solo. I compensi del presidente Angelo Provasoli, di Scott Jovane e dei collaboratori diretti saranno tagliati del 10%.
È iniziata la rivoluzione al colosso dell'editoria. Durante il Comitato aziendale europeo di oggi sono stati annunciati esuberi per 800 dipendenti rispetto a un organico del gruppo pari a circa 5mila dipendenti. Di questi 640 sono in Italia, i restanti in Spagna. Il gruppo intende, inoltre, vendere o chiudere il 20% delle testate periodiche: A (il direttore Maria Latella dovrebbe andare a Io Donna con Diamante D'Alessio promossa ad Amica), Astra, Brava Casa, Yacht & Sail, Max, Europeo, Novella, Visto, Ok Salute e Il polo dell’enigmistica. Complessivamente le dieci testate dovrebbero occupare attualmente, direttori esclusi, circa 90 giornalisti, oltre ai grafici. Le sedi del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport saranno trasferite da via Solferino a via Rizzoli. Domani è in calendario una riunione del consiglio di amministrazione che non dovrebbe trattare l’altra importante questione sul tappeto, quella dell’eventuale aumento di capitale.
Il primo pensiero va ovviamente a quelle 640 famiglie che dovranno loro malgrado confrontarsi con una situazione di precariato pesante - nonostante gli ammortizzatori sociali e la gestione degli incentivi all'esodo tipiche di questi momenti.
Ma secondariamente questo fatto va ad impattare anche su tutto l'indotto, fornitori, collaboratori, co-editori.
E va a impattare anche sulla nostra passione.
Come molti di voi sanno, tutte le collane dedicate al mondo dei motori pubblicate da Gazzetta (dal TT, al Rally, alle Leggende del Motocilismo e, tra non molto, al Mondiale Cross) sono state studiate da noi di Mondocorse.
Progettate, editate, tradotte, riviste, gestite (sia a livello di trattativa sui diritti che di editing della versione italiana), curate e pensate per appassionati ai quali vanno presentati prodotti che possano alimentare queste passioni con prodotti all'altezza.
Ovviamente questo nuovo scenario andrà giocoforza a modificare anche questo aspetto editoriale.
Sicuramente secondario rispetto al dramma di chi si ritrova senza lavoro, ma che comunque avrà come causa il fatto che determinate produzioni non saranno più possibili.
Ed è triste. E' triste che chi si è sempre impegnato per realizzare prodotti di spessore e qualità debba ora fermarsi. E concentrarsi su una diversificazione di progetto necessaria a recuperare il fatturato perso.
Il primo effetto è che quest'anno la collana sul Tourist Trophy non ci sarà.
Le Leggende del Motociclismo e la collana sul Cross - che inizierà ad Aprile - sono state confermate.
Ma non so quante altre collane verranno nuovamente dedicate al mondo dei motori. Un problema sicuramente secondario a quelli ben più gravi della recessione economica, ma comunque un ennesimo segno (triste, aggiungo io).
Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l'altro rappresenta l'opportunità.
- citava Kennedy.
Ecco, questa è la fase del pericolo.
Sto già lavorando, insieme a tutta Mondocorse, per realizzare le nuove opportunità.
Mollare? Mai.